L'UDC chiede la creazione di una task force cantonale.
E invita a valutare una sede per i molinari in altre zone del Ticino.
LUGANO - È stato un concetto ribadito più volte dall'UDC: i molinari e l'ex Macello non sono solo una questione luganese, bensì cantonale. Oggi l'UDC fa un passo oltre e chiede se non sia il caso di valutare un'eventuale sede dei molinari in un'altra località del cantone. Lo fa attraverso una mozione con la quale chiede al Governo d'istituire una task force con dei punti operativi precisi e che «cerchi un'alternativa di localizzazione dell’autogestione cantonale, che non sia per forza nel Comune di Lugano», bensì un posto da Chiasso ad Airolo.
La task force, spiega la mozione, dovrà avere il compito di definire gli obiettivi da raggiungere con tutte le parti coinvolte, elaborare un metodo di approccio e di lavoro, definire un interlocutore all'interno degli autogestiti «che possa rappresentare il CSOA e che sia da loro stessi riconosciuto, ascoltato e credibile». Inoltre sarà importante, viene spiegato, definire un preventivo dei costi della negoziazione e della task force, «i margini di manovra finanziaria dei negoziatori (compresa la sistemazione definitiva eventualmente trovata)», nonché «un piano degli oneri finanziari futuri e come verranno divisi dalle parti coinvolte».