Dalle analisi condotte sulle macerie arriva una conferma. La Procura: «Non c'è comunque pericolo per la popolazione»
LUGANO - Arriva una conferma da sotto il cumulo di macerie dell'ex Macello di Lugano. Nell'area sotto sequestro la Procura ha disposto una serie di accertamenti, per verificare la presenza di amianto: i risultati delle analisi - diffusi oggi dal Ministero pubblico - sono la prova definitiva della presenza del minerale all'interno della struttura.
Come già riscontrato durante i prelievi in superficie, scrive il Ministero pubblico, è stata nuovamente confermata la presenza puntuale di alcuni materiali contenenti amianto e idrocarburi policiclici aromatici (PAH) in singoli oggetti, i quali però - precisa la Procura - «non sono presenti in quantitativi importanti rispetto alla massa delle macerie e dei rifiuti».
Non sono per contro state evidenziate tracce di amianto (o indizi di altre sostanze pericolose) nel materiale fine sul sedime. La Sezione protezione aria, acqua e suolo (SPAAS), ha confermato che l'area delimitata e sottoposta a sequestro è al momento sicura e priva di effetti dannosi per la popolazione e l'ambiente. La SPAAS ha inoltre indicato che diversi materiali sul sedime sono da considerarsi come rifiuti speciali che, al momento del dissequestro, dovranno essere smaltiti applicando misure particolari per adempiere alle esigenze ecologiche prescritte dalle normative edilizie e ambientali.
L'inchiesta nel frattempo segue il suo corso.