Dopo diverse polemiche e un ricorso al Consiglio di Stato, l'Esecutivo di Locarno ha rimosso il contestato vessillo.
Il Municipio, comunque, non rinnega la propria decisione. «Il nostro obiettivo era dare un segnale contro ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale delle persone».
LOCARNO - Dopo diverse polemiche e un ricorso al Consiglio di Stato, il Municipio di Locarno ha deciso di togliere la bandiera arcobaleno che era stata esposta negli scorsi giorni a Palazzo Marcacci. «Siamo consapevoli che su questa tematica vi sia un importante dibattito», sottolinea l'esecutivo della Città sul Verbano, precisando di aver tenuto conto delle varie sensibilità espresse. «Il messaggio che si voleva lanciare, ovvero quello dell’opposizione a qualsiasi forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale, è stato raggiunto. Per cui - spiegano dal Municipio - è stato deciso di ritirare l’esposizione della bandiera».
Il Municipio, naturalmente, conferma di essere «favorevole» alla modifica legislativa che si andrà a votare il prossimo 26 settembre e di aver deciso «a maggioranza» di esporre la bandiera dopo aver ricevuto la richiesta da parte del comitato a favore della votazione federale “Matrimonio per tutti”. «Volevamo dare un segnale contro ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale delle persone».
Locarno non è stata l'unica città svizzera a esporre la bandiera arcobaleno sul Palazzo del Municipio. Una scelta simile era infatti stata fatta da Ginevra e Losanna. «Con questa decisione - precisano dall'esecutivo - non volevamo urtare la sensibilità di nessuno, bensì ribadire la nostra opposizione a qualsiasi forma di discriminazione in quest’ambito. Palazzo Marcacci d’altronde è anche la sede dove si celebrano i matrimoni civili e dove è stata ufficializzata la prima unione domestica registrata della Svizzera il 2 gennaio 2007».