È quanto è emerso oggi dall'assemblea del Coordinamento donne della sinistra
GIUBIASCO - Per il raggiungimento della parità tra uomini e donne in Svizzera «c’è ancora molto da fare», e serve «una strategia più coraggiosa, meno classista e più intersezionale, con misure che siano concrete anche dal punto di vista della loro attuazione».
È quanto è emerso dall’Assemblea straordinaria del Coordinamento donne della sinistra, tenutasi oggi a Giubiasco.
A tal riguardo, il movimento ha discusso della "Strategia Parità 2030", adottata dal Consiglio federale in data 28 aprile 2021. Secondo le presenti, «è certamente un punto di partenza, che finalmente, dopo diverse lotte e a 50 anni dal suffragio femminile in Svizzera, arriva sul tavolo del Consiglio federale».
Tuttavia, «rimane un documento poco coraggioso, che in diversi ambiti si limita a misure già decise e in parte già implementate, così come a misure per favorire soprattutto le donne con alti salari e il loro accesso alle posizioni dirigenziali. Non viene invece considerata l’importante problematica del mancato riconoscimento del lavoro di care e delle altre professioni “tipicamente femminili”».
Secondo il Coordinamento, poi, non viene proprio trattata la problematica riguardante le strutture d’accoglienza extra-familiari e dei nidi d’infanzia. «Rimane anche inaccettabile la proposta di aumento dell’età pensionabile delle donne “per migliorare la loro situazione pensionistica”, il concetto di parità poi è ancora prevalentemente binario e non tiene abbastanza conto delle diverse minoranze (persone migranti, disabili, ecc.). Inoltre, questo documento non tiene per nulla conto delle differenze sociali presenti nella nostra società».
Le Donne della Sinistra hanno quindi concluso che «un discorso femminista dovrebbe tenere in considerazione anche le origini economiche delle persone e trovare misure che mirino anche alla parità economico-sociale, considerando il fatto che chi si trova in una situazione di povertà ha ben altre necessità e rivendicazioni rispetto a chi è benestante».
Rinnovo delle cariche
Oltre alla discussione, oggi ha avuto luogo il rinnovo della Co-presidenza e del Comitato del Coordinamento.
Il nuovo comitato sarà composto da Ornella Buletti, Elisabetta Colombo, Cristina Gardenghi, Lorena Gianolli, Gina La Mantia, Nancy Lunghi, Giulia Petralli, Agnese Strozzega, e come co-presidenti è stata confermata Lisa Boscolo, affiancata da Gülsüm Demirci.
Quali saranno i temi più importanti dei prossimi mesi? «Senz’altro il dibattito riguardante la riforma AVS 2021, in particolare per la questione dell’innalzamento dell’età pensionabile per le donne e delle rendite pensionistiche. Inoltre, delle riflessioni saranno anche da fare riguardo alla spaccatura sociale che si sta creando a seguito delle misure per il contenimento della pandemia da Covid-19», hanno infine annunciato i vertici del Coordinamento.