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Aumentano i malati, e anche l'impegno delle associazioni: «C'è ancora molto lavoro da fare»
LUGANO - Il Ticino è tra i cantoni svizzeri con più alta incidenza di tumori. Lo dicono i dati diffusi ieri dell'Ufficio federale di statistica. In media nella Svizzera italiana si registrano 1800 nuovi melanomi ogni anno (950 negli uomini e 850 nelle donne).
Il problema è in crescita a livello svizzero, con 3350 casi in più nel quinquennio 2013–2017 rispetto al precedente. Le differenze regionali - spiega l'Ust - sono legate al maggior consumo di tabacco, alcol e carni rosse.
«Sono dati su cui dovremo certamente avviare una riflessione» sottolinea la direttrice della Lega ticinese contro il cancro Alba Masullo. «Sicuramente nel nostro cantone c'è ancora molto lavoro da fare sul fronte della sensibilizzazione». La Lega contro il cancro ha lanciato nei mesi scorsi un tour della prevenzione, con un bus di volontari che ha già fatto tappa a Bellinzona e Lugano; il 24-25 novembre sarà a Locarno. «Uno stile di vita sano, lo sport, una dieta equilibrata fanno la differenza così come la diagnosi precoce» continua Masullo. «Durante la pandemia, purtroppo, gli screening in ospedale sono calati».
Il fumo resta tra i fattori di rischio maggiori, ed è in aumento: circa un ticinese su tre (31 per cento) è tabagista, secondo dati del Dss. Negli ultimi anni però «è aumentato il numero delle persone che cercano di smettere di fumare» osserva Alberto Polli dell'Associazione Svizzera Non-fumatori. «Un segnale positivo che incoraggia a continuare sulla strada della prevenzione».
