Per chi lavora al fronte è stata una giornata di superlavoro: «Ma riusciamo a fare salti mortali»
Federico Tamò, portavoce dell'Ordine dei farmacisti: «Anche nel weekend ci sono farmacie che apriranno appositamente, ma non so se avremo numeri a sufficienza»
BELLINZONA - L’esplosione dei contagi, ancora oggi i positivi sono risultati a livelli da record, e la voglia di festeggiare il Capodanno senza correre rischi. Un mix che ha innescato l’odierna giornata di assalto alle farmacie e ai check-point ticinesi.
Più gente con sintomi o più persone prudenti? - Lo abbiamo chiesto Federico Tamò, portavoce dell’Ordine dei farmacisti e titolare della Farmacia Malè a Bellinzona: «Tra la serata di Capodanno e i viaggi previsti, di gente senza sintomi ce n’è stata moltissima - afferma il farmacista –. Oggi, qui in farmacia, il rapporto si può stimare in un quarto di sintomatici contro ¾ senza sintomi». Un po’ maggiore invece il numeri di persone con segnali di Covid che si sono fatti testare al drive-in che la farmacia ha aperto: «Qui il rapporto è stato peggiore con un terzo di sintomatici».
Il messaggio a testarsi per evitare rischi stasera a tavola sembra passato. Anche se in questi giorni è difficile vedere il bicchiere mezzo pieno. «Parlare di buona notizia è un parolone, quando testiamo un centinaio di persone con sintomi in un giorno» ammette il farmacista.
Ci vuole un po' di pazienza - Con questa pressione le farmacie stanno comunque finora reggendo l'urto: «Siamo sotto pressione dal 18, da quando l’Italia ha richiesto il test rapido. Ad ogni crescita della richiesta aumentiamo anche la nostra disponibilità. Riusciamo ancora a fare i salti mortali. Ci vuole però da parte della popolazione un po’ di tolleranza e pazienza. Ci troviamo nell’ondata peggiore della pandemia, magari non bisogna pretendere di avere il test all’orario richiesto, ma quasi sempre nel giro di 24 ore è possibile farsi testare in tutto il Ticino anche in vista di un weekend come questo».
Preoccupa domani e dopo - Digerito il 31 dicembre, il timore si sposta ai prossimi giorni: «Per i tamponi mi preoccupa di più domani e dopo, perché oggi c’era mezzo mondo aperto a tamponare. Per i sintomatici domani sarà un po’ più complicato, ma ci sono farmacie che si sono messe a disposizione per aprire proprio per questo. Ma non so se avremo numeri a sufficienza». Incrociamo le dita.