La pandemia ha messo a dura prova la psiche dei più giovani. L'interpellanza di Tamara Merlo e Maura Mossi Nembrini.
Le due gran consigliere vogliono da un lato agevolare l'eliminazione di lacune, dall'altro contribuire a combattere una tematica ancora tabù.
BELLINZONA - «Cosa si fa in Ticino per monitorare la salute mentale di giovani e giovanissimi?». È questa la principale domanda che si pongono (e pongono al Consiglio di Stato tramite un'interpellanza) le due esponenti di Più Donne Tamara Merlo e Maura Mossi Nembrini. «Da più parti - ricordano le Gran consigliere - sono stati lanciati allarmi riguardanti la salute mentale dei giovani».
In effetti a livello nazionale Pro Juventute ha segnalato un raddoppio dei contatti da parte di giovani con intenzioni suicide, rispetto a prima della pandemia. «E i dati ticinesi - precisano Merlo e Mossi Nembrini - mostrerebbero lo stesso preoccupante andamento».
Ed è proprio per fare un punto della situazione che le due parlamentari di Più Donne esprimono al Consiglio di Stato sei domande dal duplice scopo. «Da un lato - sottolineano Merlo e Mossi Nembrini - vogliamo agevolare l’eliminazione il prima possibile di eventuali lacune e, dall’altro, di contribuire a combattere il tabù che ancora oggi, purtroppo, aleggia attorno al tema della salute mentale. Il tutto con la coscienza che gli interventi debbano essere, alla luce del susseguirsi di allarmi, il più possibile rapidi».
Di seguito ecco le sei domande poste al Consiglio di Stato.
1. Quali indicatori si stanno monitorando per valutare lo stato di salute mentale di giovani e giovanissimi in Ticino?
2. In che modo la scuola, nei vari ordini e gradi, promuove la salute psicologica?
3. Di fronte alla perdurante pandemia e alle conseguenze psicologiche della stessa, cosa si sta facendo per allievi e famiglie? Ci sono formazioni specifiche per aiutare gli insegnanti ad affrontare queste particolari difficoltà?
4. Quanti professionisti sono attivi in Ticino nell’ambito delle professioni psicologiche destinate specificatamente a bambini e giovani? Tale numero è ritenuto adeguato?
5. La Hotline cantonale Covid-19 (0800 144 144) è (stata) attiva anche per il sostegno psicologico a bambini e giovani? Ci sono (state) chiamate? Se sì, di che ordine di grandezza stiamo parlando? È corretto che attualmente il servizio è offerto con un’altra modalità (“Per il sostegno psicologico scrivere a sostegnopsi@fctsa.ch”)?
6. Si sono intraprese strategie per migliorare l’accesso a servizi psicosociali da parte di bambini e adolescenti?