I ticinesi appoggiano le rivendicazioni dei dipendenti che stanno lottando per migliorare le loro condizioni di lavoro.
Le firme raccolte verranno consegnate nelle mani dei proprietari e amministratori dell'azienda giovedì 3 febbraio.
BELLINZONA - La petizione lanciata da Unia e OCST martedì 25 gennaio a sostegno delle rivendicazioni dei lavoratori di Divoora ha raccolto quasi 2'200 firme in una settimana. Secondo i due sindacati questo è «un chiaro segnale» che la popolazione ticinese condivide «le preoccupazioni e le rivendicazioni» di queste persone che da mesi «stanno lottando per i loro diritti e sono confrontati con l’indisponibilità al dialogo dell’azienda».
La petizione online - ricordiamo - chiede «un immediato e pieno riconoscimento» del tempo di lavoro, la remunerazione di ogni ora effettivamente lavorata, una pianificazione dell'orario con garanzie minime, un sistema di rimborso spese corretto per l'utilizzo del veicolo privato e una copertura assicurativa del guadagno in caso di malattia. La raccolta firme lanciata dai due sindacati aveva fatto seguito alla mobilitazione dello scorso 23 dicembre, quando diversi driver avevano incrociato le braccia per opporsi alle condizioni attualmente in vigore.
Le firme raccolte, precisano Unia e OCST in una nota, verranno consegnate nelle mani dei proprietari e amministratori dell'azienda giovedì 3 febbraio.