In Ticino sono aumentati del 6,3 per cento in un anno. E a livello nazionale anche di più
LUGANO - Dopo il "congelamento" pandemico, i fallimenti aziendali hanno ripreso a salire in Svizzera e in Ticino. L'anno scorso nel nostro cantone le procedure fallimentari sono state 731, in aumento del 6,3 per cento rispetto al 2020 (quando erano state 688). Il dato è in linea con la media svizzera, anzi leggermente inferiore: a livello nazionale il balzo è stato del 9,1 per cento, con un picco del più 24,6 per cento in Argovia.
È quanto emerge dagli ultimi risultati della statistica delle esecuzioni e dei fallimenti realizzata dall’Ufficio federale di statistica (UST). In totale, nel 2021 il numero di procedure di fallimento aperte nei confronti di società e di persone ai sensi della legge federale sulla esecuzione e sul fallimento (LEF) ammontava a 14 081, ovvero 1169 casi in più (+9,1%) rispetto al 2020.
Due anni fa, in piena emergenza pandemica, i fallimenti in realtà erano diminuiti a seguito delle misure di sostegno all'economica erogate dalla Confederazione. Confrontati con i dati pre-pandemia, l'anno scorso i fallimenti sono aumentati solo dell'1,7 per cento.
La tendenza al rialzo si osserva in tutte le Grandi Regioni. Il tasso di variazione oscilla tra il 4,9% della Regione del Lemano e il 15,2% osservato nella Svizzera orientale. I Cantoni che hanno registrato un aumento dei casi sono stati 22: in particolare il Cantone di Argovia, dove sono stati contati 180 casi supplementari (+24,6%), e quello di Zurigo, dove i casi in più sono stati 238 (+12,5%). In tre Cantoni è stata invece osservata la tendenza inversa: Ginevra, Giura e Appenzello Interno hanno notificato un leggero calo del numero di aperture di procedure di fallimento, che variava dai –40 ai –3 casi.