«Alti livelli d'infezione e ospedalizzazione», fa sapere nella nota settimanale l'Ufficio del medico cantonale
BELLINZONA - Seppur in diminuzione rispetto alla settimana precedente, i contagi e le ospedalizzazioni da Covid 19 continuano a essere alti. Negli ultimi sette giorni si sono registrate, infatti, 2729 nuove infezioni (un calo del 10% rispetto alla settimana precedente), Le persone attualmente ricoverate in isolamento sono ben 157 (erano 161 la scorsa settimana). In terapia intensiva si contano 10 persone ricoverate. I decessi sono stati nove. «L’evoluzione attuale - precisa l'ufficio del medico cantonale nel consueto bollettino settimanale - mostra un assestamento dei dati su alti livelli sia di casi d'infezione da SARS-CoV-2, sia delle ospedalizzazioni». Nelle case anziani, invece, si contano 66 nuovi residenti positivi, tre sono ospedalizzati e 42 sono guariti. Si registra un decesso.
L’Ufficio del medico cantonale raccomanda di continuare a osservare le misure base di protezione (igiene delle mani, distanza, arieggiamento dei locali). Si invita a indossare la mascherina negli spazi chiusi, trasporti pubblici e nei luoghi affollati a tutela della propria salute e a protezione della popolazione più vulnerabile. «Nelle ultime settimane - continua la nota del medico cantonale - vi è stato un aumento importante dei nuovi casi e delle ospedalizzazioni, raddoppiate nelle settimane precedenti. L’aumento di persone ricoverate in terapia intensiva e il numero di decessi sono probabilmente in relazione allo spostamento temporale tra infezione, ricovero e complicazioni, che rispecchia la crescita rapida delle settimane pregresse. Il virus continua a diffondersi rapidamente nella popolazione, con qualche segno di minor rapidità. Non è tuttavia possibile al momento concludere se vi sia un reale inizio di stabilizzazione della crescita; la situazione resta sotto stretto monitoraggio». La vaccinazione di richiamo «offre sempre ancora una buona protezione contro le forme più gravi della malattia ed è caldamente raccomandata alle persone più vulnerabili, specie in questa fase».