Luce verde per l'ambizioso progetto che rivedrà completamente l'autostrada fra Lugano e Mendrisio. Ecco cosa succederà, e quando.
BERNA - Luce verde da Berna. Nella sua seduta odierna il Consiglio federale ha approvato il progetto generale per il potenziamento dell’autostrada da Lugano a Mendrisio (PoLuMe). L’opera prevede l’utilizzo dinamico della corsia d’emergenza durante le ore di punta per decongestionare il traffico. L’investimento complessivo ammonta a circa 1,7 miliardi di franchi.
Il progetto rientra nel Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali (PROSTRA).
«Le code sono all'ordine del giorno»
«Sull’autostrada tra Lugano e Mendrisio le code sono ormai all’ordine del giorno», si legge nel comunicato odierno, «di conseguenza il traffico spesso invade le strade cantonali e comunali, creando disagi nei Comuni della regione. Il tratto autostradale è sotto pressione a tal punto che basta un banale incidente per paralizzare la viabilità dell’intera regione».
La necessità di intervenire in questo comparto della A2 è stata confermata anche dalle analisi svolte, aggiunge il Consiglio federale. Queste ultime hanno mostrato come, nonostante importanti miglioramenti già messi in atto o ulteriormente possibili, l’offerta di trasporti pubblici e di altre forme di mobilità alternative non sia sufficiente a rispondere alle esigenze attuali e future della regione.
Una nuova galleria fra Maroggia e Bissone
Il progetto PoLuMe vuole quindi adeguare la capacità dell’autostrada alla domanda senza ampliare il campo stradale. Ciò sarà possibile grazie all’apertura al traffico della corsia d’emergenza esistente durante le ore di punta, come già avviene con successo in altri tratti della rete autostradale svizzera.
Vista la presenza di tre gallerie sprovviste di corsia d’emergenza, sarà necessario realizzare una nuova galleria tra Bissone e Maroggia, nonché ampliare le gallerie del San Salvatore e di Gentilino.
Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di un semisvincolo a Grancia e di uno svincolo a Val Mara per facilitare all’utenza l’accesso all’autostrada, sgravando così le strade cantonali e comunali della regione.
Una migliore qualità della vita
Oltre a migliorare la sicurezza degli utenti e la situazione del traffico sull’asse principale, il progetto PoLuMe prevede interventi a beneficio della qualità di vita della popolazione locale.
Sarà, ad esempio, dismesso il tratto autostradale di attraversamento del nucleo di Bissone. Inoltre, grazie a un accordo raggiunto con le autorità cantonali, verrà realizzata una circonvallazione dei nuclei di Maroggia e Bissone e una riqualifica della strada cantonale. Ciò creerà, tra l’altro, i presupposti per la realizzazione di un percorso di mobilità lenta continuo tra Mendrisio e Lugano.
Come riportato dal DT, si pone l'accento sulla trasformazione di una corsia dell’attuale tracciato autostradale tra Bissone e Maroggia a strada cantonale, la riconversione a verde dell’altra corsia, fino all’accesso della Valmara, la riqualifica paesaggistica e naturalistica della zona Tannini e campeggi di Melano e, nell’ambito di un nuovo semisvincolo autostradale a servizio della zona commerciale/artigianale di Grancia, la costruzione di una nuova passerella pedonale che collegherà l’abitato con la strada cantonale e la Roggia Scairolo.
A livello paesaggistico, infine, con il materiale reso disponibile dagli scavi delle gallerie potranno essere realizzati interessanti interventi di riqualifica delle rive lacustri.
L'avvio dei lavori non prima del 2030
L’odierna approvazione del progetto generale rappresenta la prima tappa dell’iter di pianificazione dell’opera e ne fissa i parametri fondamentali. Quest’ultimi verranno ora precisati nel progetto esecutivo che verrà poi posto in pubblicazione.
I tempi di realizzazione dipendono dall’esito delle fasi successive di approvazione dei piani e dal grado di priorità assegnato al progetto dal Parlamento nel quadro del PROSTRA, il Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali. Senza contare, inoltre, possibili azioni referendarie che sono tutt'altro che escluse. Secondo le previsioni attuali, l’avvio dei lavori sarà possibile a partire dal 2030, per una durata di circa 12 anni.
L’investimento complessivo ammonta a circa 1.7 miliardi di franchi. Il Cantone Ticino partecipa ai costi per circa 84 milioni.
«Un ulteriore passo avanti per il canton Ticino»
C'è soddisfazione a Bellinzona per la decisione del Consiglio Federale, come confermato in nota dal Consiglio di Stato che parla «di un ulteriore significativo passo avanti a favore del Cantone Ticino e, in special modo, di un comparto particolarmente sollecitato in termini di volume di traffico veicolare, soprattutto nelle ore di punta». In questo senso l'Esecutivo cantonale «si rallegra, pertanto, di tale decisione che conferma la volontà di anticipare di almeno dieci anni, rispetto alle tempistiche previste inizialmente, la realizzazione del sopraccitato progetto».