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CANTONE/SVIZZERAPigioni: forte aumento in tutta la Svizzera e ancora più a Lugano

10.01.23 - 10:05
A livello di Cantoni dominano i Grigioni (c'è un boom di case di vacanza)
Archivio TiPress
Fonte ats
Pigioni: forte aumento in tutta la Svizzera e ancora più a Lugano
A livello di Cantoni dominano i Grigioni (c'è un boom di case di vacanza)

ZURIGO - Le pigioni stanno aumentando in tutta la Svizzera: gli affitti degli appartamenti nuovi o nuovamente affittati - si parla in questo caso solo di quelli, non dei contratti in essere - sono aumentate di circa il 3% nel 2022, con progressioni ancora più elevate in alcuni cantoni e città, a partire dai Grigioni e da Lugano.

Le variazioni sono calcolate sulla base di un indice elaborato dal portale di annunci immobiliare Homegate in collaborazione con la ZKB, la banca cantonale di Zurigo. In dicembre il parametro si è attestato a 119,6 punti, con un incremento dello 0,2% rispetto a novembre e del 2,8% su base annua, la crescita più marcata dall'inizio delle misurazioni nel 2009. «Questo aumento significativo è il risultato di una crescente carenza sul mercato degli alloggi in affitto e dell'aumento degli oneri di riscaldamento e dei costi accessori», affermano gli esperti Homegate, citati in un comunicato odierno.

Tutti i cantoni e le realtà d'agglomerato prese in esame hanno visto i canoni puntare verso l'alto. Gli aumenti più marcati sono stati registrati nei Grigioni (+6,7%), dove è in atto un boom di richiesta di alloggi di vacanza, a Zugo (+6,5%) e nei due cantoni di Appenzello (+6,0%). Il Ticino è a +2,0%: tassi inferiori sono stati registrati solo da Basilea Campagna (+1,4%) e Friburgo (+0,8%).

Differenze tra città
Interessante è anche l'andamento nelle otto città elvetiche prese in considerazione dai ricercatori. L'incremento annuo maggiore viene registrato a Zurigo (+6,2%); al secondo posto si trova Lugano (+5,3%), davanti a Basilea e Lucerna (entrambe +3,7%), Losanna (+3,4%), Ginevra (+1,6%), San Gallo (+1,5%) e Berna (+1,4%).

«In retrospettiva, le discussioni su un possibile esodo dalle città innescato dalla pandemia di Covid e dall'aumento del telelavoro appaiono surreali: al più tardi nel 2022 appare chiaro che l'esodo non c'è stato», commentano gli esperti di Homegate. «Al contrario, molte città si trovano ad affrontare la sfida di non essere in grado di soddisfare sufficientemente la domanda di vita urbana».

E cosa succederà con le pigioni nel nuovo anno? «In considerazione del calo generale dell'attività edilizia e della stabilità dell'immigrazione è possibile che gli affitti continuino a salire», si legge nella nota. «Mentre solo pochi anni or sono c'era un rischio di sovrapproduzione nel mercato degli alloggi in affitto, attualmente l'offerta non riesce a soddisfare la domanda, soprattutto nelle regioni urbane. Fintanto che ciò avverrà, continuerà a esistere la base per un aumento dei canoni offerti».

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COMMENTI
 

SteveC 1 anno fa su tio
Gli affitti vengono definiti solo e unicamente in base a calcoli speculativi.

FritzPopCip 1 anno fa su tio
Risposta a SteveC
Hai ragione pensa in Corea del Nord questi problemi non esistono.

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Sin troppo generalista questa analisi. Non corrisponde del tutto al vero. Certamente gli appartamenti le cui pigioni salgono, sono quello di maggior rilievo, non quelli in aree urbane più dense di popolazione generica e quant’altro ne consegue. Poche eccezioni. Più prima che poi la consapevolezza dei disagi del vivere in zone urbane super abitate, crescerà. Ed i prezzi si adegueranno a miglior livello per abitazioni in aree verdi, tranquille, prive di eccessivo smog elettromagnetico, polveri fini, in edifici attenti alle nuove tendenze o di valore storico. Questo sta succedendo in altre zone d’Europa, seppur trattasi di un inizio in sordina.
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