Lo ha rivelato la perizia relativa al 49enne, che sta intanto espiando anticipatamente la pena
AGNO - Il 49enne che nell'agosto del 2022 ferì suo figlio con un'arma da fuoco ad Agno potrà beneficiare di una «lieve scemata imputabilità».
Lo ha reso noto oggi la RSI, che ha avuto modo di consultare la perizia psichiatrica relativa all'uomo, nel quale si cita la sua forte dipendenza dagli stupefacenti, che gli impedisce di gestire le situazioni di forte stress. Una di queste, chiaramente, potrebbe essere stata quella legata al furto compiuto dal giovane nei confronti della nonna, che presumibilmente scatenò l'accaduto.
Ma come si arrivò agli spari in via Aeroporto, quel 7 agosto? Secondo il padre (che sta già espiando anticipatamente la pena per l'accusa di tentato assassinio, in via subordinata, tentato omicidio), i colpi partirono in modo accidentale. Il figlio, dal canto suo, afferma di non ricordare nulla.
A seguito della prima perizia, quella psichiatrica, se ne attende ora un'altra per far luce sulla vicenda, rende poi noto l'emittente radiotelevisiva pubblica: la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo ha infatti chiesto una perizia balistica al Forensisches Institut di Zurigo. Questa potrebbe portare, infine, al rinvio a giudizio.