Si tratta dei partecipanti al CAS in tabaccologia offerto dalla Lega polmonare ticinese e dalla SUPSI.
LUGANO - È una formazione decisamente originale quella portata a termine da 18 professionisti della sanità ticinesi: il CAS (certificate of advanced studies) in tabaccologia. E venerdì scorso, 3 marzo, si è svolta la sua cerimonia di chiusura ufficiale.
Qui di seguito i nomi dei nuovi tabaccologi (tra medici e operatori sanitari) che hanno concluso, in parallelo con l'attività professionale, questo percorso accademico: Banco Alunno Chiara, Bianchi Arrigo Stefania, De Giorgis Irene, Degabriel Dea, Gheorghiu Alina Christiana, Grisi Ivan, Haechler Papais Elena, Janner Pascale, Lombardo Giovanna, Malandrini Sabrina, Mancosu Bianchi Giovanna, Manta Daniela, Mattiolo Matteo, Orio Antonio Davide, Pensa Lorenza, Preve Matteo, Salvemini Giuseppe, Tonolini Andrea.
Voluto dalla Lega polmonare ticinese in collaborazione con la SUPSI, questo CAS rappresenta una prima in Svizzera e ha permesso ai partecipanti di acquisire le competenze per la prevenzione e il trattamento del tabagismo. La formazione, indica la Lega polmonare ticinese, dura un anno e ha riscosso un grande successo di pubblico e di interesse.
«Da diversi anni la letteratura scientifica indica con altissimi livelli di evidenza come il consumo reiterato di tabacco possa essere considerato a tutti gli effetti una patologia», viene precisato nella nota odierna. «In quanto "dipendenza" rientra infatti in tutti i sistemi nosografici di classificazione ed è ritenuta causa diretta di altre malattie. A partire da queste premesse è sorta la necessità di offrire una formazione professionalizzante in tabaccologia».