Per Fabio Pizzotti, manager di Swiss Life Select, ha inciso l'andamento dei mercati finanziari. L'invito? «Colmate le lacune previdenziali»
LUGANO - Una situazione di rosso profondo. Questo è ciò che ha riscontrato nel suo rapporto annuale la Commissione di alta vigilanza della previdenza professionale CAV PP. A fine 2022, la situazione era anche peggiorata rispetto all'anno precedente con un grado di copertura che si è attestato al 107%, a fronte del 118,5% di fine 2021.
Ancora più significativo è il tasso di copertura negativa che nel 2021 riguardava solo lo 0,1% delle casse e a fine 2022 era lievitato al 16,1%. Numeri che spaventano e preoccupano. Le nostre pensioni sono a rischio?
Questa evoluzione, in realtà, per Fabio Pizzotti - manager di Swiss Life Select - era prevedibile. «Considerando l'andamento dei mercati finanziari nel 2022, non sorprende il calo del tasso di copertura dei fondi pensione», sottolinea.
«Il grado di copertura - spiega - indica in che percentuale le prestazioni garantite sono coperte dalle attività correnti - in altre parole, quanta percentuale il fondo pensione potrebbe coprire se tutti gli obblighi dovessero scadere a una certa data». «Tuttavia - ci tiene a precisare Pizzotti -, questo calo non deve allarmare».
L'invito del manager è chiaramente quello di orientarsi verso soluzioni integrative: «A causa delle sfide sistemiche, come l'aumento dell'aspettativa di vita, è importante prepararsi bene alla pensione e iniziare a pianificarla per tempo» aggiunge. «Per poter guardare al futuro con fiducia, la consulenza di un esperto è un approccio orientato all'obiettivo e il risparmio previdenziale privato diventerà ancora più importante; in questo senso, le soluzioni dei pilastri 3A e 3B offrono la possibilità di colmare potenziali lacune previdenziali».