Riparte la campagna di prevenzione "Montagne sicure".
BELLINZONA - È iniziata la quinta stagione del progetto di prevenzione “Montagne sicure”, promosso dal Dipartimento delle istituzioni. «La rete di collaborazioni ha permesso di aggiornare e ampliare la proposta di contenuti aggiungendo due temi d’attualità, quali la presenza del lupo e i comportamenti in caso di fulmini».
La campagna è rivolta alle persone che frequentano la montagna soltanto occasionalmente e senza specifiche competenze tecniche, in primis le famiglie con figli. Un ampio pubblico di riferimento che nelle ultime estati non è stato toccato da gravi incidenti, a eccezione della tragedia avvenuta nell’alta Val di Blenio lo scorso settembre. «L’imponderabile non possiamo azzerarlo – afferma il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi – ma ridurlo in maniera considerevole sì: per questo motivo credo fermamente nella sensibilizzazione e nella prevenzione, con progetti in differenti ambiti, convinto del contributo che possono dare alla riduzione di episodi negativi e spesso senza rimedio».
Lo slogan è “Liberi e sicuri”. Il progetto può avvalersi del sostegno di esperti di montagna attivi nelle principali realtà alpine del Cantone: la sezione ticinese del Soccorso alpino svizzero, le sezioni del Club alpino svizzero (CAS) e della Federazione alpinistica ticinese (FAT), le capanne Ticino e il gruppo ricerche e constatazioni (GRC) della Polizia cantonale. Integrano le loro competenze partner nazionali come Rega e MeteoSvizzera, rispettivamente aziende attive nella prevenzione di infortuni quali Suva e Upi.
In aggiunta ai temi già conosciuti, l’attenzione quest’anno è stata estesa a due nuovi ambiti: il primo fa riferimento alla presenza del lupo nelle nostre valli con l’indicazione di alcune regole di comportamento nel caso di incontri ravvicinati suggerite dall’Ufficio della caccia e della pesca del Dipartimento del territorio, mentre il secondo pone l’attenzione sul corretto comportamento da adottare al sopraggiungere dei fulmini.
In entrambi i casi l’evento è inaspettato e i tempi di reazione minimi. Tra i supporti di sensibilizzazione (cartacei, multimediali e social), si segnalano la nuova edizione dell’apprezzato libretto “Consigli per una montagna sicura” ottenibile in forma cartacea scrivendo all’indirizzo di-montagnesicure@ti.ch oppure scaricabile dal sito web www.montagnesicure.ch (rivisto nei contenuti) e la realizzazione di una serie di video sui comportamenti virtuosi per la propria sicurezza da tenere in alta quota. Il progetto è inoltre integrato nella pagina social "Ticino sicuro" (Instagram e Facebook), alla pari degli altri cinque progetti di prevenzione del Dipartimento. Alcune esercitazioni sul terreno e la partecipazione a manifestazioni sportive ed enogastronomiche organizzate nel contesto alpino completano la proposta.
Il primo appuntamento in agenda è previsto domani sabato 24 giugno al centro sportivo di Tenero, in occasione dei festeggiamenti per i trent’anni di attività di uno dei partner di “Montagne sicure”, TicinoSentieri.