La città di Bellinzona ha condotto un'analisi interna rilevando un gap salariale del 3,5% a sfavore delle donne
BELLINZONA - 3,5%. È la differenza salariale a sfavore delle donne all'interno dell'Amministrazione della Città di Bellinzona. A rivelarlo è lo stesso comune che, grazie a uno strumento standardizzato messo a disposizione dalla Confederazione, ha potuto condurre un'analisi interna al Municipio. La stessa verrà nuovamente effettuata entro il 30 giugno 2025.
Come si legge in un comunicato, l'esame è stato condotto sulla base degli stipendi pagati nel mese di maggio 2021 di 895 donne e 430 uomini. «Dall’analisi risulta che, complessivamente e in termini generali, le donne guadagnano il 9.5% in meno, di questa differenza è di significato solo il 3.5% in quanto non spiegabile oggettivamente tenuto conto delle caratteristiche individuali di qualificazione/formazione e delle caratteristiche del posto di lavoro. Tale differenza comporta, secondo gli strumenti di rilevazione adottati, un lieve impatto di genere - sopra il 5% l’impatto di genere sarebbe considerato rilevante».
Guardando, per esempio, solo alle mansioni prevalentemente maschili o prevalentemente femminili emerge una certa differenza di salario dovuta alla diversa tipologia di mansioni svolte e alle condizioni di lavoro in generale. «In questo campione figurano, ad esempio, 90 addette di pulizia e supplenti addette di pulizia, tutte donne, per le quali è prevista una classificazione salariale inferiore rispetto a quella considerata per i 43 aiuto operai (tutti uomini)».
Lato dirigenziale e amministrativo non vi è alcun impatto di genere. «Nella categoria dei docenti invece, maggiormente rappresentata dalle donne (84.7% del totale delle/i collaboratrici/tori prese/i in considerazione), dove gli uomini sono dunque sottorappresentati e le cui classificazioni non possono essere influenzate dal Municipio poiché stabilite dalla Sezione scuole comunali del Cantone, è presente una “non rilevante” discriminazione a favore delle donne con una differenza inspiegabile del 5.7%».