Annunciato il programma di Locarno76, l’Excellence Award Davide Campari va a Riz Ahmed
BERNA / LOCARNO - Si avvicina il giorno del debutto per Locarno76. In vista dell'avvio dell'edizione 2023 del Locarno Film Festival, questa mattina è stato annunciato (a Berna, come da tradizione) il programma completo della kermesse. Il sindaco della capitale federale, Alec von Graffenried ha ricordato il ruolo chiave del Locarno Film Festival nel panorama culturale elvetico, quale piattaforma e punto d'incontro.
L'ultima di Solari - Von Graffenried ha calorosamente ringraziato Marco Solari per il suo ruolo pluridecennale alla guida del festival e per l'impegno profuso per far giungere il Pardo al punto in cui si trova oggi. La parola è passata al presidente, che ha ricordato ironicamente: «È l'ultima conferenza stampa prima di "sparire"», dato che com'è noto Solari lascerà l'incarico al termine di questa edizione. Un grazie è andato al lavoro della stampa, che è stata critica ma propositiva, e agli sponsor e ai partner (180) che sostengono il Locarno Film Festival. «In 23 anni abbiamo ricevuto 100 milioni di franchi dalla politica e 100 milioni dai partner», ha sottolineato Solari.
Riguardo alla successione, Solari ha spiegato: «Siamo su una buona, anzi eccellente via. La seduta del consiglio d'amministrazione del 24 luglio è confermata» e quindi presto si scoprirà il nome del nuovo presidente.
«Un'immagine alternativa del mondo» - Locarno76 è una rassegna che giunge in tempi complicati e punta a offrire «un'immagine alternativa del mondo», ha spiegato il direttore artistico Giona A. Nazzaro. Locarno punta a essere un luogo nel quale incontrarsi «nel nome delle nostre diversità, costruire delle possibilità e dei mondi diversi, che sfuggono alla violenza e alla guerra». Un festival lungo 10 giorni «ma che dura un anno intero» ha aggiunto Nazzaro, ricordando come le opere selezionate a Locarno vengono poi riprese e accolte «con grande amore dal pubblico, dai professionisti e dal festival. Mi auguro che anche questa selezione venga accolta nello stesso modo».
«A contatto con l'arte» - A Locarno «siamo sempre stati a contatto con l'arte, le avanguardie, siamo in grado di capire cosa pensa l'arte e percepire le nuove tendenze: questo è lo spirito di Locarno» ha dichiarato il Managing director Raphaël Brunschwig. Il merito di Marco Solari è quello di «averci spinto all'innovazione, anche in maniera strutturale. Siamo grati ma non soddisfatti, guardiamo sempre avanti».
Premio a Riz Ahmed - Prima di entrare nei dettagli della ricchissima offerta di film svizzeri e internazionali, c'è un premio prestigioso che sarà assegnato già nella prima serata del festival, quella di mercoledì 2 agosto: l'attore britannico Riz Ahmed riceverà sul palco di Piazza Grande l'Excellence Award Davide Campari.
Dagli esordi nel panorama indipendente fino all’approdo alle produzioni ad alto budget, con successi come "Nightcrawler" (Dan Gilroy, 2014), "Rogue One: A Star Wars Story" (Gareth Edwards, 2016) e "Venom" (Ruben Fleischer, 2018), Ahmed ha saputo conciliare una carriera costellata da grandi riconoscimenti, come la nomination agli Oscar come miglior attore per la sua interpretazione in "Sound of Metal" (Darius Marder, 2019), a un profondo impegno sociale e politico contro l’intolleranza e il razzismo. Figlio di immigrati pakistani, l’attore ha avviato una carriera parallela da musicista, utilizzando anche questo linguaggio per veicolare il proprio messaggio.
Rappresentativo di questo percorso è il film scelto da Ahmed stesso per accompagnare l’omaggio: "Mughal Mowgli" (Mogul Mowgli, 2020) di Bassam Tariq, prodotto e co-sceneggiato dall'attore e che sarà proposto giovedì 3 agosto al GranRex. Ahmed ha poi scritto, prodotto e recitato in "The Long Goodbye" (2021), di Aneil Karia, film che ha accompagnato il suo album omonimo e con il quale lui e Karia hanno vinto l’Academy Award per il miglior cortometraggio nel 2022. «Ahmed è uno dei talenti imprendibili del cinema d’oggi» ha spiegato il direttore artistico del Locarno Film Festival, Giona A. Nazzaro. «Camaleontico, in grado di oscillare fra i cosiddetti blockbuster e il cinema d’autore, a suo agio a teatro come in televisione, sia dietro a un microfono che nelle vesti di produttore. Incarna l’idea di un cinema che diventa migliore, più accogliente, finalmente pronto ad ascoltare nuove voci. Riz Ahmed è il volto di un futuro finalmente possibile».
Gli altri premiati - Ahmed si aggiunge ai premiati della 76esima edizione già annunciati: il Pardo d’onore Manor Harmony Korine, il Vision Award Ticinomoda Pietro Scalia, il Locarno Kids Award la Mobiliare Luc Jacquet, il Raimondo Rezzonico Award Marianne Slot, il Pardo alla carriera Ascona-Locarno Turismo Tsai Ming-liang e il Lifetime Achievement Award Renzo Rossellini.
Piazza Grande - Veniamo ora alla presentazione del programma di Locarno76. A cominciare dal cuore pulsante della kermesse: Piazza Grande. Saranno 17 i film che sbarcheranno sul maxischermo - e tra di essi nove prime mondiali. «Sulla Piazza Grande il grande cinema popolare e non solo sarà il protagonista assoluto» ha spiegato Nazzaro. «Fra riscoperte del cinema classico, come "La Paloma" (1974) di Daniel Schmid restaurato e riportato a nuova vita, "La città delle donne" (1980) di Federico Fellini e un thriller astratto e metafisico come "Falling Stars" di Richard Karpala e Gabriel Bienczycki già destinato a essere un film di culto, la Piazza accoglierà Sandra Hüller ("Anatomie d’une chute"), Ken Loach ("The Old Oak"), Deva Cassel e Yile Vianello ("La bella estate"), Edoardo Leo ("Non sono quello che sono - The Tragedy of Othello di W. Shakespeare"), Frederic Mermoud ("La voie rotale"), il cult movie "Theater Camp" proveniente dal Sundance e infine Cate Blanchett in qualità di produttrice esecutiva del film "Shayda" di Noora Niasari, interpretato da Zar Amir Ebrahimi».
Concorso internazionale - 17 i titoli che concorreranno per il Pardo d'oro, tutti in prima mondiale. «Da Quentin Dupieux e il suo surrealismo tagliente a Lav Diaz» ha elencato Nazzaro. «Dall’umorismo sarcastico di Radu Jude alla poesia notturna di Sylvain George. Dalle folli invenzioni di Rainer Sarnert alla psichedelia astratta di Eduardo Williams. Dalla commedia agrodolce di Bob Byington alla rivelazione italiana di Simone Bozzelli. Dall’esordio di Leonor Teles ai sogni di Ena Sendijarević. Dalla Teheran minacciosa e cupa di Ali Ahmadzadeh ai resort turistici di Sofia Exarchou. Senza dimenticare l’elogio della diserzione di Dani Rosenberg e l’anarchia fiammante di Annarita Zambrano. E ancora: sguardi di donne nuovissime come Laura Ferrés e l’ucraina Maryna Vroda, finalmente approdata al lungometraggio». La Svizzera è rappresentata da Basil Da Cunha, «una delle voci più originali, protagoniste del rinnovamento del cinema elvetico. Il mondo in tutte le sue espressioni e manifestazioni si ritrova nella selezione di Locarno. E di conseguenza il cinema e tutte le sue possibilità. Tutte ancora da scoprire».
Cineasti del Presente - La rassegna che scopre i grani autori del domani è a maggioranza femminile (otto su 15). «Ancora una volta tutti i colori del cinema sono rappresentati: scatenate commedie erotiche ("On the Go"), riflessioni surreali e metafisiche sulla vita e la morte ("Hao jiu bu sian" ["Dreaming and Dying"]), disturbanti riflessioni sulle potenzialità del desiderio e del potere ("Touched"), thriller lunari ("Xi du" ["West Border"]), romanzi di formazione adolescenziale in forme di danza macabra ("La Morsure"), sognanti poemi ironici sulla fine del mondo ("Camping du Lac"), riflessioni sulle possibilità del cinema ("Und dass man ohne Täuschung zu leben vermag") e incursioni nel presente del subcontinente indiano ("Rimdogittanga" ["Rapture"] e "Whispers of Fire & Water"). Senza dimenticare "Family Portrait", l’esordio della talentuosissima Lucy Kerr».
Pardi di domani - Ai concorsi dedicati ai cortometraggi di talenti emergenti internazionali e svizzeri si affianca il Concorso Corti d’autore, per un totale di 40 opere, tutte presentate in prima mondiale. Completa la selezione la presentazione della raccolta di cortometraggi realizzati nell’ambito della Spring Academy, sotto la guida del regista Radu Jude. «Pardi di domani è cinema pensato al tempo futuro. Attraverso la forza espressiva del formato breve, voci dirompenti del cinema di domani che minano la sicurezza delle forme, fanno esplodere i generi, esplorano possibilità insospettate, ridefiniscono la sfera del politico: il corpo come vero campo di battaglia della contemporaneità, la memoria come resistenza, la violenza del sociale come imputato da esporre sguardo contro sguardo» secondo la definizione di Eddie Bertozzi, il responsabile del comitato di selezione.
Fuori concorso - Oltre alle tre competizioni ci sono le proposte Fuori concorso dedicate ai grandi maestri. «Il nostro amato Paul Vecchiali sarà presente attraverso la bellezza del suo ultimo film presentato dal suo amico e attore prediletto, Pascal Cervo. Barbet Schroeder, Franco Maresco, Leonardo Di Costanzo e Denis Coté presentano i loro ultimi lavori. E gli amanti del cinema di genere potranno scoprire le delizie dell’action movie filippino "Topakk" ("Triggered"), dei vampiri adolescenti di Napoli e i misteri della mente di "What Remains"».
Le altre sezioni non competitive - Histoire(s) du cinéma offre prospettive inedite sulla storia del cinema con 18 film, tra prestigiosi restauri, preziose riscoperte e opere
che hanno segnato l’immaginario collettivo. La Retrospettiva, come già annunciato mesi fa, sarà consacrata sul cinema messicano tra gli anni Quaranta e Sessanta. Poi c'è Locarno Kids: Screenings, un viaggio iniziatico nel cinema con 8 titoli per l’infanzia e l’adolescenza, tra esclusive anteprime, perle del passato e incursioni nel mondo dell’animazione. Open Doors Screenings, poi, si focalizzerà anche quest'anno sul cinema dell’America Latina e dei Caraibi con 18 lunghi, medio e cortometraggi. Completano l'elenco la Semaine de la critique, sette lungometraggi documentari in prima mondiale o internazionale, selezionati dall’Associazione Svizzera dei Giornalisti Cinematografici, e Panorama Suisse, una selezione rappresentativa dell’attuale creazione cinematografica svizzera, con le scelte dei rappresentanti di SWISS FILMS, delle Giornate di Soletta e dell’Accademia del Cinema Svizzero.
Chi sarà a Locarno - Tra gli altri ospiti presenti a Locarno, dal 2 al 12 agosto, oltre a Lambert Wilson, presidente di giuria del Concorso internazionale, e Cate Blanchett, che sarà in Piazza Grande il 12 agosto all’attrice Zar Amir Ebrahimi ci saranno anche Deva Cassel, Leonardo Di Costanzo, Lav Diaz, Quentin Dupieux, Noah Galvin, Molly Gordon, Ted Hope, Sandra Hüller, Radu Jude, David Krumholtz, Edoardo Leo, Nick Lieberman, Ken Loach, Joe Lovano, Bertrand Mandico, Ben Platt, Barbet Schroeder e Istvan Szabó, tra gli altri.