Continua il dibattito sui risultati elettorali di domenica scorsa. I Giovani Socialisti rincarano la dose
BELLINZONA - La vittoria elettorale dell'UDC alle ultime elezioni federali continua a far discutere. In un comunicato odierno, i Giovani Socialisti ticinesi condannano il carattere «xenofobo, reazionario, razzista e discriminatorio» delle politiche del primo partito parlamentare svizzero.
Basandosi sul capoverso 1 dell'articolo 8 della Costituzione elvetica - secondo il quale tutte le persone sono uguali davanti alla legge - i Giovani Socialisti criticano le campagne dell'UDC che, negli ultimi anni, hanno destato più scalpore tra i ranghi della sinistra. A sapere: l'iniziativa contro l'immigrazione di massa (2014), l’Iniziativa per l'espulsione automatica di criminali stranieri (2016), l’Iniziativa anti-burqa (2016) e le proposte d'iniziativa per limitare il diritto all’aborto (2023).
«Gli esempi sono tanti e la propaganda razzista messa in atto dall’UDC per le loro campagne è manipolatoria e gioca sulle paure della popolazione affranta dalle crisi, dalle guerre e dal rincaro dei costi di vita», si legge nel comunicato.