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MANNOIl giuramento dei nuovi agenti di custodia

25.04.24 - 14:19
Sono nove le nuove guardie carcerarie delle Strutture carcerarie cantonali (SCC)
Foto Dipartimento delle istituzioni
Fonte Dipartimento delle istituzioni
Il giuramento dei nuovi agenti di custodia
Sono nove le nuove guardie carcerarie delle Strutture carcerarie cantonali (SCC)

MANNO - Si è svolta lo scorso sabato pomeriggio (20 aprile) presso la Sala Aragonite di Manno la cerimonia di dichiarazione di fedeltà alla Costituzione e alle leggi delle nuove e dei nuovi agenti di custodia in servizio presso le Strutture Carcerari Cantonali (SCC). Tre donne e sei uomini, che hanno terminato con successo la loro formazione teorica e pratica, durata 8 mesi, presso la Scuola per Agenti di Custodia delle Strutture Carcerarie Cantonali.

Dopo il saluto e le congratulazioni alle/ai neo agenti del Sindaco di Manno, Giorgio Rossi, il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, nel suo intervento, ha evidenziato l’importanza del ruolo degli agenti di custodia, «spesso invisibile agli occhi dei cittadini. Il Dipartimento si sta concretamente impegnando per far conoscere la professione, evidenziando la varietà delle attività che si svolgono nelle Strutture carcerarie e nelle quali si può crescere professionalmente, assumendo importanti funzioni di specializzazione e conduzione».

Un altro tema rilevante evidenziato è quello della sovraoccupazione delle Strutture carcerarie, fenomeno che oltre al Ticino tocca in generale la Svizzera. «In questo senso - si legge in una nota - il Consiglio di Stato, il Dipartimento con la Divisione della giustizia, la Polizia, la Magistratura e la Direzione delle Strutture carcerarie hanno preso una serie di misure per sostenere il personale».

La Direttrice della Divisione della giustizia, Frida Andreotti, ha dal canto suo ricordato «il significato non solo simbolico della Dichiarazione di fedeltà e quanto Istituzioni e Collettività richiedono a chi esercita la funzione di agente di custodia, nel rispetto delle norme morali e legali vigenti che toccano anche la dignità e il rispetto delle persone in stato di detenzione», mentre il direttore delle SCC, Stefano Laffranchini-Deltorchio, ha infine sottolineato «l’importanza del percorso di risocializzazione dei detenuti a cui le/gli agenti di custodia partecipano quotidianamente, evidenziando pure quanto le/gli agenti di custodia debbano essere fieri e orgogliosi della divisa che portano».

La cerimonia, cui hanno partecipato rappresentanti delle Autorità politiche, giudiziarie, di polizia ed ecclesiastiche cantonali e numerosi famigliari, è stata resa ancor più solenne dall’accompagnamento della Musica militare ticinese (MMT).

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