Si è svolto il Dies academicus, tra discorsi e onorificenze
LUGANO - Si è svolto sabato mattina, presso l’Aula magna del Campus Ovest Lugano il 28esimo Dies academicus dell’Università della Svizzera italiana (USI).
La «via per il futuro» - La rettrice Luisa Lambertini ha affermato, nel discorso di apertura, che «l'Università della Svizzera italiana celebra la sua crescita all’insegna della responsabilità». Lambertini ha ricordato come la comunità studentesca continui crescere grazie all'attenzione dedicata ai percorsi formativi, che «ci ha permesso di essere scelti come ‘via per il futuro’ da molti giovani. Una responsabilità che prendiamo molto seriamente».
Un intenso e rilevante lavoro di ricerca e sviluppo ha permesso all'USI di superare nel 2023 i 30 milioni di franchi in fondi esterni ottenuti, evidenziando un ruolo di primo piano nelle tecnologie avanzate. La Rettrice ha ricordato anche il recente riavvio delle negoziazioni con l'Unione Europea per l'accesso ai fondi di ricerca Horizon Europe, rimarcando l'importanza di questo programma per l'avanzamento scientifico e il prestigio internazionale dell’USI e del sistema universitario elvetico.
Le sfide e i successi - In occasione del suo discorso di benvenuto la Presidente del Consiglio dell’USI, Monica Duca Widmer, ha sottolineato i successi recenti e le pietre miliari dell'Università, inclusi gli ottimi risultati ottenuti agli esami federali da parte degli studenti e delle studentesse della Facoltà di scienze biomediche e gli anniversari della Facoltà di scienze informatiche, della Facoltà di Teologia di Lugano e dell’Istituto Dalle Molle di studi sull'intelligenza artificiale (IDSIA USI-SUPSI). Ha ricordato le sfide finanziarie future e sottolineato l'importanza di continuare a sostenere l'innovazione e la collaborazione tra università e industria. Infine, ha ribadito il ruolo vitale dell'educazione e della ricerca universitaria nel promuovere la pace e la democrazia in un mondo segnato dai conflitti.
«Un crogiolo di investimento intellettuale» - La direttrice del DECS Marina Carobbio Guscetti ha a sua volta affermato che «le università devono rimanere prima di tutto realtà innovative della cultura scientifica, incubatrici del senso critico, luoghi di comprensione del contesto in cui ci muoviamo e del rapporto fra scienza e società, con lo scopo di trasferire il sapere al di fuori del contesto accademico». L'auspicio della Consigliera di Stato è che l'USI, «assieme ad altri atenei nel mondo, possa continuare a essere un crogiolo di vivacità e investimento intellettuale, aperto e in costante dialogo con il territorio, orientato al benessere della popolazione e – più in generale – dell’umanità nel suo insieme. Solo così la ricerca e la trasmissione della conoscenza acquistano un valore culturale pubblico locale e al contempo universale, orientato alla dignità e al bene comune, tra le cose più preziose che abbiamo».
Dall'USI a Google DeepMind - La prolusione del 28esimo Dies academicus è stata tenuta da Shane Legg, Alumno USI e co-fondatore di Google DeepMind, che è stato intervistato dal divulgatore scientifico Mirko Bischofberger. Nel suo intervento il ricercatore e imprenditore neozelandese ha ripercorso gli esordi della sua carriera in Ticino e spiegato al pubblico in sala i progressi e le frontiere attuali nel campo dell'intelligenza artificiale (IA), fornendo una panoramica dei progetti in corso di Google DeepMind e ponendo l’accento su un futuro ricco di sfide, ma anche di aspettative.
Onorificenze - Come da tradizione, il Dies academicus è stata l’occasione per conferire le onorificenze dell’Università della Svizzera italiana.
Janet Currie, Henry Putnam Professor of Economics and Public Affairs presso l'Università di Princeton e co-direttrice del Centro per la salute e il benessere di Princeton, ha ricevuto il Dottorato honoris causa in Scienze economiche, con la seguente menzione: «Pioniera nell’analisi economica dello sviluppo e del benessere fisico e mentale dei bambini, nonché analista rigorosa dell’impatto delle politiche pubbliche e delle minacce ambientali».
L’Award for Best Teaching è stato consegnato a Carla Mazzarelli, Professoressa titolare presso l’Accademia di architettura dell’USI, «per la qualità dell’insegnamento». La prima edizione dell’USI Alumni Award è stata conferita a Shane Legg «per gli eccezionali traguardi raggiunti nella sua carriera».
Promotore e fondatore dell’Accademia di architettura dell'USI, l'Architetto Mario Botta ha ricevuto la Medaglia dell'Università della Svizzera italiana, in segno di riconoscenza per il suo importante contributo allo sviluppo dell’ateneo.
Installazione artistica Door - Per questo 28esimo Dies academicus è stato scelto il tema dell'intelligenza artificiale e del machine-learning. Durante le celebrazioni è stata esposta nell’Aula magna del Campus Ovest Lugano l'installazione artistica Door, un portale in grado di leggere il senso di movimento se attraversato e di muoversi nella medesima direzione. L’installazione, progettata da due studentesse dell’Accademia di architettura dell’USI, permette di riflettere sul rapporto tra essere umano e ambiente costruito. La relazione che si instaura tra il visitatore e il portale si fonda, grazie agli algoritmi di machine-learning, sui dati registrati dall’esperienza dei visitatori precedenti, e si concretizza in una particolare “danza” generata dalla “piacevolezza” del movimento. E la danza è proprio un elemento fondante dell’architettura nella sua condizione di progetto del movimento nello spazio.