Grazie a un addestramento specifico l'animale di Ursula Minder ha ottenuto un certificato. Altri sei animali saranno pronti a breve.
LUGANO - Sono piccole, furbe e si infilano in ogni spiraglio lasciato libero. E una volta insediate, rimuoverle non è affatto facile. Le cimici da letto sono una piaga tanto scomoda quanto dannosa per la salute. Lo spauracchio di questi animaletti aveva raggiunto anche il Ticino quando, a metà ottobre del 2023, la Francia aveva dovuto affrontare una vera e propria infestazione.
Un fiuto infallibile - Pericolo scampato? Niente affatto. Purtroppo le cimici continuano a tartassarci. E se per la disinfestazione ci affidiamo alle tecnologie più svariate, per rilevare la presenza delle cimici, anche nei luoghi più impensabili, non c'è strumento che batta il fiuto dei cani. «Grazie alle loro capacità, i cani riescono a stanare anche piccole quantità di cimici dei letti, in modo molto rapido», ci confida Ursula Minder, conducente di Xana, attualmente l’unico cane da rilevamento di cimici dei letti in Ticino certificato dalla Bed Bug Foundation.
Ma come funziona l’addestramento? «Innanzitutto si insegna al cane a riconoscere l’odore. Poi deve imparare a cercare gli insetti nei posti giusti. E infine deve essere in grado di segnalarlo, di farci capire il luogo preciso in cui le cimici si nascondono. Il cane è capace di trovare un paio di cimici dietro a un armadio oppure sotto un tappeto. Nascondigli impossibili da rilevare senza l'intervento dei cani».
L'unico cane anti-cimici in Ticino - Xana fa parte dell'associazione Detection Dogs Ticino. «Altri sei binomi stanno però completando la formazione». In poco tempo sarà quindi disponibile un'intera squadra. «Purtroppo è un servizio ancora poco conosciuto. Ho saputo di un caso in Capriasca dove è stato chiamato un team di cani da Berna. È un peccato perché anche in Ticino siamo ben attrezzati».
Ma quali sono le caratteristiche che l'animale deve possedere per aspirare alla certificazione? «Niente di particolare, deve essere disposto e aver piacere a lavorare assieme al suo conducente. Più o meno qualsiasi cane può svolgere questo ruolo».
Un servizio ancora poco conosciuto - Le chiamate però faticano ad arrivare. Complice un po’ la novità del servizio, un po’ la poca pubblicità, Xana ha potuto mettere in pratica quanto imparato solo una volta. «Per il momento non siamo intervenuti in molti casi. Non abbiamo ancora fatto pubblicità perché gli altri cani non sono ancora pronti. Ma lo saranno a breve. Stiamo svolgendo ora un incarico a Malvaglia, in Valle di Blenio. Collaboriamo con una ditta di disinfestazione che ci ha permesso in un edificio, in cui era già stata certificata la presenza di cimici, di poter svolgere un addestramento “reale”». Questi momenti sono essenziali per gli aspiranti cani anti-cimici per abituare l'animale a rilevare cimici vive. «Deve imparare a ignorare quelle morte».
I cani, in questo esercizio, sono quindi insuperabili. «La cimice dei letti detesta la luce, esce solo al buio, sono campioni nel nascondersi. Di solito si nascondono sotto i letti, tra la tappezzeria, e in mezzo alle perline. Riescono a passare in spazi molto piccoli. Se ce ne sono tante, i segni che lasciano sono chiari: le feci, piccoli puntini scuri. All’inizio dell’infestazione invece è difficile trovarli, ma il cane li trova subito».
Come i cani setacciano la stanza - Il cane e il conducente lavorano assieme fin dal primo giorno. «Gli animali con molta routine ed esperienza svolgono i loro compiti praticamente da soli, setacciano tutti gli angoli. «Appena entriamo in una stanza con Xana, le lascio un momento per ambientarsi. Quando lavora indossa un collare diverso rispetto a quello della passeggiata, così capisce che non è un momento di svago. Poi l’accompagno e la faccio cercare nei punti in cui sospetto che si nascondano le cimici dei letti».
La segnalazione poi varia da animale ad animale. «Ci sono cani che si “congelano” davanti al punto in cui rilevano qualcosa». Xana invece ha una tecnica diversa: il “sit and stare”. «Si siede e fissa il punto nel quale ha trovato qualcosa. È una segnalazione passiva, il cane non può abbaiare o grattare».