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LUGANO«Toccavo i bambini ma solo per affetto»

01.06.16 - 10:56
Il docente di Arbedo, arrestato un anno fa per atti sessuali su fanciulli, è a processo; ecco le sue verità
«Toccavo i bambini ma solo per affetto»
Il docente di Arbedo, arrestato un anno fa per atti sessuali su fanciulli, è a processo; ecco le sue verità

LUGANO - «Riconosco parzialmente queste accuse». È visibilmente provato il docente di Arbedo a processo da questa mattina a Lugano con l'accusa di atti sessuali con fanciulli, ripetuti, consumati e tentati. Davanti alla corte vengono presi in rassegna gli episodi finiti sotto la lente degli inquirenti. Classe 1959, insegnante di scuola elementare, coniugato. La storia del 57enne alla sbarra ha sconvolto un'intera regione.

La versione del docente - Di fronte al giudice Marco Villa il maestro racconta la sua verità: «Con il contatto fisico con i bambini provavo piacere. Cercavo soprattutto un punto di solletico. Mi sono sempre trattenuto. So che non si deve violare la parte intima del bambino». Sono ben nove i testimoni che hanno portato il docente, arrestato un anno fa, davanti alla Corte delle assise criminali. In sei casi gli atti sessuali sarebbero stati solo tentati. «Mi veniva spontaneo comportarmi in un certo modo. Come un nonno che prendeva in braccio i nipotini. Sapevo già prima che erano atteggiamenti fuori luogo». Il fatto è che in alcune situazioni il maestro sarebbe sceso al di sotto dell'ombelico dei ragazzini. Nei confronti di un bambino, in particolare, le attenzioni sarebbero andate ben oltre le innocenti carezze. Lui si giustifica così: «Non è un atto normale, certo. Codificarlo come sessuale mi risulta assai pesante. Non avevo intenzioni cattive. Avevo un mio piacere, ma mai di tipo sessuale. È capitato una sola volta. Riuscivo comunque a controllarmi. Il termine sessuale è appropriato forse solo per uno dei ragazzini coinvolti. Però anche io ho dei figli. Se qualcuno avesse fatto loro queste cose, me la sarei presa. Il mio comportamento è stato di quelli molto facili da travisare».

Abbacchiato e un po' confuso - Abbacchiato, con il tono di voce dimesso. Forse un po' confuso nei suoi racconti. Il docente di Arbedo, incalzato da Villa, fatica a collocare alcuni fatti nel giusto contesto temporale. In particolare in merito al giovane su cui gli atti sessuali sarebbero accertati. «Col ragazzo in questione ho sbagliato. Lo ammetto. Con gli altri invece mi sono sempre trattenuto. Non volevo andare oltre; mi andava bene fare solletico ai bambini. Erano momenti di coccole e di scherzo. Sapevo di essere visto dagli altri ragazzini. Se questi momenti di coccole li facevo anche coi miei figli a casa, quando erano piccoli? Poco. Avrei potuto essere più affettuoso». Stando agli inquirenti il maestro alla sbarra dal 2010 avrebbe iniziato a consultare siti pornografici omosessuali. «Lo confermo», sussurra il docente.

Era stato richiamato in passato - L'insegnante in passato era stato più volte richiamato dalle autorità scolastiche a non avere contatti fisici con gli allievi. Eppure oggi si trova alla sbarra. «Ero stato ammonito dall'ispettrice e dalla mia direzione perché si erano verificate delle vie di fatto. Credevo che si riferissero ad alcuni scapaccioni». Dagli atti emerge, inoltre, che l'insegnante nel 2014 aveva frequentato un corso dal titolo 'Sono unico e prezioso'. «Lo confermo. Questa esperienza mi ha lasciato un messaggio forte. I bambini non si possono toccare in certi punti».

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