Arrestate due persone che hanno tentato d'ingannare uno svizzero rifilandogli denaro falso in cambio di soldi veri.
Lo scambio, che avrebbe dovuto tenersi in un albergo luganese, è stato bloccato dalla polizia cantonale.
LUGANO - Due persone sono state arrestate venerdì 14 agosto a Lugano per un tentativo di truffa secondo lo schema “rip deal” ai danni di un cittadino confederato. Quest’ultimo aveva pubblicato su siti Internet annunci per la vendita di orologi di alta gamma venendo in seguito contattato da un 25enne italiano e una 54enne macedone, entrambi residenti nella vicina Penisola. Il duo di truffatori, oltre a interessarsi degli orologi, ha proposto all'uomo anche un'operazione di cambio (con soldi naturalmente falsi in cambio di denaro vero). Lo scambio - come precisato da un comunicato congiunto della polizia cantonale e del Ministero pubblico - avrebbe dovuto tenersi in un albergo di Lugano. Ma grazie a un agente di sicurezza, che ha prontamente informato le autorità, i due truffatori sono finiti nella rete tesa dalle forze dell'ordine.
L’ipotesi di reato nei loro confronti è di tentata truffa aggravata. L’inchiesta, coordinata dal procuratore pubblico Arturo Garzoni, dovrà ora verificare l’eventuale coinvolgimento degli arrestati in altre truffe del passato. La misura restrittiva della libertà per i due truffatori è già stata confermata dal Giudice dei provvedimenti coercitivi (GPC).
In cosa consiste il rip-deal? - La traduzione letterale dall’inglese è “affare sporco” e consiste nella prospettiva di un’operazione di cambio estremamente vantaggiosa. Gli autori con abilità riescono a consegnare del denaro falso di una determinata valuta, ricevendo banconote autentiche in un’altra valuta, a condizioni allentanti per la vittima.