Un violento colpo sulla testa con l’ombrello e poi gli urla “terrone di merda”. La drammatica serata di un viaggiatore.
LUGANO - Aggredito senza motivo sul treno da uno sconosciuto. Ferito alla testa. Ricoperto di sangue tra l'indifferenza della gente. Storie che siamo abituati a sentire magari oltre confine. E invece è successo lunedì sera in Ticino. Vittima un viaggiatore luganese di 46 anni salito sul treno Tilo alla stazione di Capolago alle 18.51 e diretto a Lugano dopo una giornata di lavoro.
Un viaggio di routine tra qualche messaggio al cellulare, la telefonata con l’ultimo cliente, la lettura delle email. Tutto nella norma fino alla stazione di Melide, quando la serata ha preso una piega diversa. «Me ne stavo seduto tranquillamente, ad un certo punto, tra Melide e Paradiso, uno sconosciuto si è alzato dal suo posto e si è avvicinato. Gli ho chiesto se aveva bisogno di qualcosa, ma lui senza dire nulla mi ha colpito violentemente sulla testa con il suo ombrello». Un profondo taglio sul cranio e in pochi secondi il viaggiatore si è ritrovato ricoperto di sangue. Il treno non era particolarmente pieno a quell’ora. A soccorrerlo sono stati una ragazza che ha provveduto a chiamare l’ospedale, e una signora che ha avvertito la polizia, «gli altri viaggiatori hanno fatto finta di nulla».
Lo squilibrato è sceso alla fermata di Paradiso. «Gli ho urlato che lo avrei denunciato, e lui mi ha risposto 'Denunciami pure, terrone di merda’». Epiteto del tutto fuori luogo dato che il viaggiatore vive a Lugano. «Non capisco la reazione. Ho gli occhi azzurri. Fisicamente non sono il classico tipo meridionale. Al telefono parlavo con un cliente di Napoli, e ho citato la parola Napoli una volta durante la conversazione. Non vorrei che abbia pensato che fossi di lì per arrivare a urlarmi in quel modo».
Col volto e i vestiti ormai ricoperti di sangue, il 46enne è sceso alla stazione di Lugano. Poco dopo sarebbero arrivati oltre alla moglie, anche gli agenti di polizia e l’ambulanza. «Probabilmente non avevo un bell’aspetto con tutto quel sangue addosso, ma mi ha molto colpito l’indifferenza della gente in stazione. Quasi tutti mi guardavano con timore, si allontanavano. Solo quattro, un signore anziano e alcune donne musulmane, si sono avvicinati per chiedermi se avessi bisogno di aiuto»
L’uomo è stato trasportato al Pronto Soccorso. Il referto medico parla di trauma cranico. «Tra una cura e l’altra sono uscito dall’ospedale alle 22.00. Mi è andata bene perché sono alto un metro e ottanta, sono in buona salute, ma se al posto mio ci fosse stato un anziano o una persona più fragile, sarebbe finito peggio».
Ora la speranza è quella di riuscire a individuare lo squilibrato. Le videocamere del treno hanno registrato l’aggressione e le immagini sono al vaglio degli inquirenti.