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CONFINEIl comandante non voleva che tornasse in servizio: è nata così la furia omicida?

28.10.22 - 12:45
Potrebbe essere questa la ragione che ha spinto il brigadiere dei Carabinieri a sparare, ieri ad Asso
REUTERS
Il comandante non voleva che tornasse in servizio: è nata così la furia omicida?
Potrebbe essere questa la ragione che ha spinto il brigadiere dei Carabinieri a sparare, ieri ad Asso

ASSO - Il luogotenente dei carabinieri, ucciso giovedì pomeriggio in caserma da un suo sottoposto, era arrivato ad Asso un anno e mezzo fa. In precedenza aveva prestato servizio per 17 anni a Bellano, in provincia di Lecco. L'addio alla località lariana era stato molto chiacchierato: sui muri dei palazzi del centro storico della cittadina erano comparse alcune scritte come «Giù le mani dalle mogli degli altri». Il clima in paese era divenuto via via irrespirabile, tanto da sfociare in un trasferimento per incompatibilità ambientale.

Altre sarebbero le motivazioni del brigadiere che ieri ha aperto il fuoco con la sua pistola d'ordinanza, secondo quanto ha potuto approfondire La Provincia di Como. Sembra che il comandante della stazione di Asso non volesse riammettere il servizio il brigadiere, nonostante una commissione medico-ospedaliera milanese avesse dato il via libera al rientro «incondizionato» sul posto di lavoro.

Il comandante della caserma di Asso avrebbe invece giudicato il collega non ancora pronto e lo aveva messo in ferie. Da mesi il brigadiere, a causa di problemi in famiglia, soffriva di un profondo disagio psichico e almeno in un'occasione avrebbe minacciato il suicidio, puntandosi contro la pistola d'ordinanza. Arma che gli era stata tolta nei mesi in cui il 57enne ha seguito una terapia e della quale si è servito per sparare e uccidere il luogotenente e per ferire uno dei carabinieri del Gruppo d'intervento speciale che questa mattina hanno fatto irruzione nella caserma e lo hanno arrestato.

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