È accusato di avere venduto l'arma all'omicida che lo scorso maggio uccise il custode delle scuole a Aurigeno
BELLINZONA - Un impresario bellinzonese è finito in manette con l'accusa di avere venduto la pistola al 42enne omicida del custode del Centro Scolastico "Ronchini".
Ne ha dato notizia la Rsi. L’imprenditore - stando a quanto riporta l'emittente televisiva - sarebbe stato arrestato nei giorni scorsi per una serie di furti, ma gli è stato contestato anche il fatto dell'arma da fuoco che gli inquirenti ritengono abbia venduto all'autore dell'omicidio.
L'impresario bellinzonese, già al centro delle cronache per una vicenda del 2017 legata a dei permessi falsi, respinge ogni accusa.
L'accusato - per decisione del giudice - dovrà restare in carcere fino alla fine di settembre perché si ritiene vi possa essere un pericolo di fuga e anche quello di inquinamento delle prove.