In opposizione al controverso progetto sono state raccolte 1'749 segnature, ora si andrà a votare.
MENDRISIO - La raccolta firme contro lo skatepark presso l'ex-area Macello a Mendrisio è riuscita e la popolazione sarà quindi chiamata a dire la sua riguardo al progetto.
1'749 segnature
Lo confermano le forze politiche che hanno lanciato l'iniziativa con lo slogan “No a un'area di svago sbagliata nel posto sbagliato”, ovvero l'Udf e l'Udc così come la Lista civica per Mendrisio. Il numero di firme raccolte è di 1'749, 310 in più di quelle necessarie.
«Per opinione del Comitato, occorre rivedere l’ubicazione prevista, che ritiene oggettivamente non idonea dal profilo della sicurezza, della salute dei futuri utilizzatori e pure da quello pianificatorio», riporta la nota.
Un'opposizione di minoranza
L'idea per lo skatepark mendrisiense - realizzata con la collaborazione dell'associazione Momò Skateboarding - era stata presentata con entusiasmo e poi approvata dal Consiglio comunale a giugno. La raccolta firme, era poi stata lanciata dai contrari e firmatari del rapporto di minoranza.
«Alla faccia di tutte le Cassandre, nonostante il clima di ostilità, contro quasi tutti i partiti, Consiglieri comunali, nonostante gli attacchi antidemocratici e gli inviti a non firmare, nonostante gli articoli e i post al vetriolo sui social media (...) il referendum è riuscito e, in questo modo, diamo alla popolazione di Mendrisio la possibilità di esprimersi democraticamente in votazione popolare su un progetto costoso e controverso», comunica il primo firmatario Roberto Pellegrini (Udf).
L'Udc Sezione di Mendrisio parla invece di «un progetto tanto criticabile quanto è oggettivamente controindicato, anche dal profilo pianificatorio», etichettando la location (ovvero lo spazio fra due rotonde dove una volta sorgeva il macello comunale) come «uno dei siti più trafficati e probabilmente inquinati della Città». Anche i democentristi momò parlano dell'opposizione assai vocale alla raccolta di segnature: «Un simile fronte, con l’utilizzo tanto feroce dei “social”, non lo si ricorda neppure all’occasione del referendum sulla privatizzazione dell’AIM, nel 2017».
Tanta incredulità
Lato giovani, i ragazzi dell'Associazione Momò Skateboarding non si aspettavano che il referendum potesse passare visti «i molteplici sforzi intrapresi, sia da noi che dalla maggior parte dei politici di Mendrisio e anche dalla stra grande maggioranza della popolazione e la nostra propositività».
Anche se per ora il sogno di uno skatepark si allontana, i giovani tengono a ringraziare «chiunque ci abbia sostenuto e ci sostiene. Questo iter è comunque parte della democrazia, per questo siamo positivi che andando al voto possano esprimersi quante più persone possibili e che finalmente le informazioni vengano fornite nel modo corretto e nero su bianco, senza interferenze o incomprensioni da parte di terzi».