La violenza del temporale che si è abbattuto ieri sera nel Moesano spiegata da Cecilia Moretti di MeteoSvizzera.
LOSTALLO - Fango, detriti, fiumi in piena e auto trascinate dalla corrente. La scena che si presenta il giorno dopo la tempesta che si è abbattuta ieri, venerdì 21 giugno, con estrema violenza sulla Mesolcina è apocalittica. A 24 ore dal nubifragio si cercano ancora tre persone che mancano all'appello. Una lotta contro il tempo tenuta viva dal lavoro incessante dei soccorritori. Diverse decine di residenti hanno dovuto essere evacuati dalle loro case, ma la maggior parte di loro, ha spiegato la polizia grigionese, ha potuto fare ritorno alle proprie abitazioni questa mattina.
Tanta paura - La regione è però ancora scossa. Il pericolo è infatti passato, ma non lo spavento per una notte da incubo che nessuno avrebbe mai immaginato di dover vivere. Un sentimento trasmesso dalle testimonianze di chi ha visto la morte in faccia. «È stato spaventoso», ha raccontato a 20Minuti una donna che è rimasta intrappolata nella sua abitazione dopo che una frana ha coperto di fango e pietre la strada cantonale. «Non avrei mai pensato che potesse raggiungere tale furia. Ma questa è la natura».
Cerchiamo ora però di capire, con Cecilia Moretti di MeteoSvizzera, quali condizioni meteorologiche hanno portato al nubifragio. «Ieri abbiamo avuto il passaggio di una perturbazione. Si è trattato di un fronte freddo che ha portato molta instabilità e una massa d'aria con sufficiente umidità per avere lo sviluppo di forti rovesci e temporali», ci ha spiegato l’esperta. «Diverse precipitazioni si sono susseguite nell'arco di tutta la giornata di venerdì. Una situazione che ha portato degli accumuli decisamente elevati».
Una bomba d'acqua - La quantità d’acqua che si è abbattuta sulla Mesolcina, in particolare a Sorte, una frazione di Lostallo, è stata impressionante. «Per capire l'intero evento meteorologico dobbiamo analizzare i quantitativi sommando le ultime ventiquattro ore: abbiamo avuto delle zone in cui sono stati superati i cento millimetri». La ragione di un impatto così violento è però un’altra. «Si tratta di precipitazioni che hanno avuto degli accumuli elevati in un tempo molto ridotto. Per esempio dalla prima analisi dei dati alla stazione di Grono sono stati misurati sessantatré millimetri caduti in un'ora». Un dato che non veniva registrato da anni. «Nel caso specifico di Grono, il periodo di ritorno è tra i venti e i trent’anni».
Il nubifragio si è però concentrato in un'area limitata. «Sono stati tanti rovesci e tanti temporali che si sono susseguiti in poco tempo». Un aspetto che spiega gli importanti danni registrati nella regione. «Abbiamo quindi avuto delle ripetute precipitazioni che hanno continuato a toccare la stessa zona. L'orientamento del flusso in cui erano inserite queste celle temporalesche era quasi parallelo alla Mesolcina. Questo ha portato a degli accumuli importanti in queste aree».
E ora? - Il peggio sembra ora essere passato. «Non possiamo però dire che il temporale sia del tutto concluso. Abbiamo un'altra perturbazione in avvicinamento in questo momento con i primi rovesci sull'alto Ticino». Si tratta di un fenomeno molto meno intenso rispetto a quello di ieri, «ma potrà disturbare i lavori che si stanno svolgendo oggi. Perché comunque qualche precipitazione o qualche temporale isolato potrebbe ancora presentarsi, soprattutto questa sera». E domani? «Avremo ancora qualche precipitazione, ma saranno più che altro dei rovesci. L'intensità delle precipitazioni attese non è sicuramente da paragonare a quelle di ieri».
Chiusura delle strade
L'autostrada A13 e la strada italiana H13 sono state chiuse tra San Vittore e il portale nord della galleria del San Bernardino. L'accesso da nord in direzione di Roveredo non è possibile a causa della strada chiusa. La Val Calanca sarà nuovamente accessibile a partire dalle 13.00. Secondo le informazioni dell'Ufficio cantonale del genio civile. Secondo le informazioni dell'Ufficio cantonale del genio civile, le altre strade nell'area dei danni non saranno aperte prima di domenica sera.