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CANTONEPro Infirmis: «Disabilità e inclusione, adesso»

04.07.24 - 14:16
Consegnate oggi tre Petizioni all’attenzione del Consiglio di Stato, del Gran Consiglio e dei Municipi.
Pro Infirmis
Fonte Pro Infirmis
Pro Infirmis: «Disabilità e inclusione, adesso»
Consegnate oggi tre Petizioni all’attenzione del Consiglio di Stato, del Gran Consiglio e dei Municipi.

BELLINZONA - «Troppo spesso, le persone con disabilità sono viste come soggetti passivi, che necessitano di aiuto e sostegno». Tuttavia, lo scorso 5 giugno nella Sala del Gran Consiglio a Bellinzona, 29 persone con disabilità ticinesi hanno ribadito come sia necessario rafforzare il loro diritto di essere al centro delle decisioni che le riguardano e di avere una piena consapevolezza delle proprie capacità. Questo processo implica l’eliminazione di barriere e discriminazioni che ostacolano il raggiungimento di una maggiore autodeterminazione e autonomia nella vita di tutti i giorni. Elementi che possono fare la differenza nella vita delle persone con disabilità e in particolar modo permettono di migliorare in modo significativo la loro qualità di vita».

E questo l'incipit della nota con cui Pro Infirmis ha reso noto di aver consegnato oggi - giovedì 4 luglio - tre Petizioni alle autorità ticinesi. In esse trovano spazio diverse proposte politiche – 14 indirizzate al Consiglio di Stato, 23 indirizzate al Gran Consiglio e 7 indirizzate ai Municipi – che ribadiscono «la ferma volontà delle persone con disabilità residenti in Ticino di sentirsi incluse nella società, nonché di essere considerate per le loro capacità e qualità umane, non solo in relazione alla loro disabilità o allo stato di salute».

«Sono proposte molto concrete», sottolinea Pro infirmis, facendo qualche esempio. «Tra di esse vi è la richiesta al Consiglio di Stato di garantire una continuità nelle figure professionali specifiche presenti nei servizi di aiuto e cura a domicilio, per un miglior dialogo con utenti e pazienti. In questo modo si favorisce la personalizzazione delle cure anche a casa, così da migliorare la conoscenza degli utenti e degli altri curanti e da creare rapporti più personali e competenti, favorendo un miglioramento della qualità di vita degli utenti e, non da ultimo, contribuendo a contenere i costi sanitari».

Al Gran Consiglio viene invece richiesto di «garantire la disponibilità di adeguato personale specializzato nelle scuole per il sostegno dei giovani con disabilità, nei diversi passaggi di natura scolastica, nel passaggio dalla scuola alla formazione professionale, come anche per l'accesso al mondo del lavoro, e implementare la sensibilizzazione contro ogni forma di discriminazione e divisione da parte della scuola» e quindi «sviluppare percorsi di formazione professionale inclusivi, specifici per le persone con disabilità, per facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro».

O la richiesta che sarà inoltrata a tutti i comuni ticinesi di «garantire l’accesso completo di tutti agli spazi fisici nei quali si svolge l’attività politica comunale, con anche sufficienti posteggi per persone con disabilità nei pressi degli stabili». Il 5 giugno scorso si è fatto un passo avanti verso una società più inclusiva, perché come recita il preambolo alla risoluzione votata: «La politica - conclude Pro Infirmis - deve essere fatta con le persone con disabilità, non per loro e senza di loro».

Le petizioni, la risoluzione e il resoconto della giornata dello scorso 5 giugno sono disponibili qui.

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COMMENTI
 

saijon 2 gior fa su tio
Non vi preoccupate, la peculiarità di chi soffre di problemi e malattie mentali è proprio colui che si percepisce normale: fateli decidere e vieteci con le conseguenze !!!
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