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CONFINEIncinta ma bloccata nel traffico della dogana, la polizia la scorta in ospedale

24.10.24 - 15:41
Una coppia in transito dalla Svizzera, dopo la dogana di Chiasso chiede assistenza. Grazie agli agenti, la 40enne partorirà un maschietto.
PoliziadiStato
Incinta ma bloccata nel traffico della dogana, la polizia la scorta in ospedale
Una coppia in transito dalla Svizzera, dopo la dogana di Chiasso chiede assistenza. Grazie agli agenti, la 40enne partorirà un maschietto.

COMO - Un bimbo che decide di nascere all'improvviso e una famiglia intrappolata nel traffico. È un'avventura a lieto fine quella che giovedì 10 ottobre ha avuto come protagonista una donna 40enne in gravidanza che, in transito dalla Svizzera attraverso la dogana autostradale di Como, si trovava in auto assieme a tutta la famiglia.

Viste le contrazioni sempre più forti, marito e moglie hanno chiesto assistenza a una pattuglia della Polizia Stradale di Como. I poliziotti, racconta la Questura lariana, compresa la situazione emergenziale, hanno dunque deciso di scortare l’auto - a bordo marito, moglie in attesa e le loro due bimbe di 8 anni e 23 mesi - fino all’ospedale Valduce, dove la donna era in cura.

«Nel giro di poco tempo e con l’aiuto dei dispositivi di emergenza», tutti sono arrivati al pronto soccorso dell’ospedale Valduce, dove la mamma è stata presa in carico dal personale sanitario.

Al termine del loro turno di servizio, gli agenti hanno poi contattato la famiglia per avere notizie sullo stato di salute della signora. L'esito è stato quello sperato: tutto era andato per il meglio. Pochi istanti dopo il loro arrivo in ospedale il terzo figlio della coppia era infatti nato.

La famiglia, composta adesso da 5 persone, ha voluto ringraziare gli agenti, anche con una lettera inviata al Comando della Stradale di Como.

La lettera: «Un sentito grazie» - Nella missiva il neo papà comincia col raccontare quanto accaduto il 10 ottobre scorso. «Al mattino presto, mia moglie A*, in dolce attesa, sente e vede che le si è rotto il sacco amniotico. Non c’è molto tempo da aspettare (...), così svegliamo e vestiamo alla velocità supersonica le nostre 2 bimbe. Una volta sistemati in auto, per velocizzare passiamo per Lugano».

Le contrazioni però aumentano e il capofamiglia chiama l'ospedale Valduce di Como avvisando «di prepararsi al parto e anche per chiedere consiglio se fermarmi all’ospedale di Lugano o meno». Ma la decisione è quella di raggiungere il capoluogo lariano.

«Appena passata la dogana di Chiasso - prosegue la lettera di ringraziamento - ci incontriamo con una volante della polizia stradale. Una volta chiesta la scorta ai gentilissimi agenti Fabio e Andrea iniziamo la corsa per la nuova vita. Passando per la trafficata città di Como, riusciamo ad arrivare in tempo per il parto del piccolo D* all’ospedale Valduce».

Senza gli agenti «Fabio e Andrea» non sarebbe stato possibile arrivare in tempo, «in quanto quel giorno pioveva a dirotto e la città era proprio intasata». Infine la conclusione è tutta doverosamente dedicata agli "angeli custodi" in divisa: «Un sentito grazie da parte mia e di mia moglie. Grazie mille».

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