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Il presidente di Agrifutura Giovanni Berardi commenta l'esito delle votazioni federali agricole
LUGANO - Agrifutura, Associazione che si è battuta a sostegno delle iniziative popolari "Per alimenti equi" e "per la sovranità alimentare" con un comunicato stampa vuole ringraziare i circa 35'000 ticinesi che hanno votato a favore dei due oggetti in votazione.
Se in Romandia si è assistito a una vera e propria alleanza fra contadini, consumatori e persone attente all'ambiente, nella Svizzera tedesca, «complici anche una sonnacchiosa Unione Svizzera dei contadini e il disinteresse delle associazioni di consumatori», ciò non si è realizzato. In Ticino, dove è mancato il sostegno delle associazioni di consumatori, si è ottenuto un risultato a metà strada fra i due estremi.
«Probabilmente - spiega Giovanni Berardi, presidente di Agrifutura - si è persa un'occasione che le future generazioni rischiano di pagare caro. Ma il risultato positivo o non così netto in vari cantoni, fra cui il Ticino, lasciano ben sperare che l'agricoltura di prossimità possa trovare comunque delle vie per affermarsi verso i consumatori».
«A livello politico, occorrerà però vegliare attentamente affinché ciò che ha promesso il consigliere federale Johann Schneider Ammann non si avveri. Il consigliere federale infatti vorrebbe "barattare" il nostro settore agricolo nell'ambito di accordi di libero scambio internazionali. Questo sarebbe deleterio perché la nostra capacità di autoapprovvigionamento, già bassa, verrebbe ulteriormente indebolita», conclude Berardi.
