Mozione parlamentare a sostegno di artiste/i e restauratrici/tori indipendenti in Ticino
BELLINZONA - Vista la situazione di fortissima incertezza e di precariato in cui si trovano anche in Ticino decine di artiste/i indipendenti di tutte le arti, ma anche numerosi artigiane/i indipendenti che restaurano oggetti e beni culturali, 33 granconsiglieri* hanno presentato una mozione in cui chiedono che il Consiglio di Stato elabori un messaggio per il varo di un sostanzioso credito quadro volto a finanziare un programma biennale per l’impiego di queste/i professioniste/i.
La mozione ricalca in qualche modo il "New Deal cultural program" introdotto ai tempi della Grande Depressione negli Usa. «Maledizione, dovranno mangiare anche loro come tutti gli altri» - fu la risposta in sostegno agli artisti di Harry Hopkins, l’uomo scelto da Roosevelt per guidare uno dei più grandi piani economici d'intervento. Durante la Grande Depressione gli USA crearono un programma per la cultura, che in soli 4 mesi mise sotto contratto 3'749 artisti, i quali produssero oltre 15'600 dipinti, murales, stampe, poster e sculture per gli edifici governativi di tutto il Paese.
*Raoul Ghisletta, Eolo Alberti, Massimiliano Ay, Henrik Bang, Boris Bignasca, Anna Biscossa, Samantha Bourgoin, Simona Buri, Nicola Corti, Claudia Crivelli Barella, Ivo Durisch, Lea Ferrari, Fabrizio Garbani Nerini, Cristina Gardenghi, Sara Imelli, Lorenzo Jelmini, Fabio Käppeli, Gina La Mantia, Carlo Lepori, Tatiana Lurati Grassi, Tamara Merlo, Marco Noi, Nicola Pini, Daniela Pugno Ghirlanda, Paolo Ortelli, Matteo Quadranti, Maristella Patuzzi, Laura Riget, Michela Ris, Nicola Schönenberger; Fabrizio Sirica, Andrea Stephani, Diana Tenconi