La sezione del PS di Bellinzona chiede una «profonda riorganizzazione» per gestire le sfide della Città.
Gli audit sugli importanti sorpassi di spesa in tre cantieri pubblici della Capitale hanno fatto emergere delle magagne nella conduzione della Città.
BELLINZONA - I risultati dei due audit - commissionati dal Municipio per fare luce sugli importanti sorpassi di spesa in tre cantieri pubblici della Capitale - sono finalmente arrivati. Ma se da una parte gli esperti non hanno rilevato «comportamenti di rilevanza penale», dall'altra hanno posto l'accento su alcune mancanze nella gestione della vicenda.
Mancanze che sono state fatte notare anche dalla sezione del PS di Bellinzona, che punta il dito contro il Dicastero Opere Pubbliche. «Le verifiche interne ed esterne hanno confermato che il dicastero è inadeguato per affrontare le sfide di una moderna città come Bellinzona», sottolineano i socialisti precisando che esso vada «profondamente riorganizzato» poiché gestito «alla vecchia maniera pensata per il vecchio piccolo Comune».
Il quadro emerso dagli audit è infatti, secondo il PS, «estremamente preoccupante» a diversi livelli. «Mancanza di vigilanza e di gestione, mancanza di comunicazione tra dicastero e Municipio e uno scarso controllo sui cantieri».
«L'inchiesta va chiusa velocemente» - Il PS, difendendo l'operato del Municipio che ha «fatto autocritica» e si è «assunto le proprie responsabilità, chiede ora una conclusione in tempi rapidi dell'inchiesta amministrativa e disciplinare nei confronti del Municipale Christian Paglia e del direttore del dipartimento Fabio Gervasoni. «A dipendenza degli esiti vanno adottate tutte le decisioni necessarie. È fondamentale che la gestione di un Comune basata su un esecutivo di milizia possa contare su un’amministrazione e un’organizzazione amministrativa efficiente, preparata e affidabile».
La delusione, la rabbia - Al di là degli aspetti amministrativi e finanziari legati alla conduzione del DOP, il PS esprime la propria «profonda delusione» e il proprio «rammarico» per l’abbandono della possibilità di realizzare un centro culturale presso l’ex-ospedale di Ravecchia. «Chiediamo con forza - conclude la nota del PS - che a farne le spese non sia ancora una volta la cultura e la politica culturale e che, di conseguenza, sia seriamente e rapidamente approfondita, attraverso un gruppo di lavoro competente e seriamente interessato e propositivo, l’ipotesi di centro culturale e intergenerazionale a Giubiasco e, soprattutto, che sia realizzato entro la fine della corrente legislatura».