L'MPS critica la scelta di Bellinzona di aprire un centro di vaccinazione per gli anziani alle elementari Nord.
E chiede al Consiglio di Stato - tramite un'interpellanza - di prendere posizione.
BELLINZONA - Ieri il Municipio di Bellinzona ha annunciato l’apertura nell’aula magna delle scuole elementari Nord di Bellinzona di un centro di vaccinazione per i cittadini con più di 80 anni e gli eventuali coniugi o conviventi over 75. Il centro aprirà domani (22 gennaio) dalle 9.00-12.30 e 13.30 18.00, per una durata minima di 3 giorni. Il Municipio non esclude però che la durata possa prolungarsi, dunque anche durante i giorni feriali della prossima settimana. Gli stessi anziani dovranno poi ritornare alle scuole Nord, dopo 28 giorni, per il richiamo.
La notizia ha stupito non poco l'MPS, che sottolinea come le scuole Nord di Bellinzona sono frequentate da almeno 500 allievi dai 6 agli 11 anni e da oltre 50 docenti. «Dall’inizio della pandemia si è ripetutamente invitato la popolazione a evitare i contatti tra nipoti e nonni e ancora in queste ultime ore il medico cantonale ha informato la popolazione che la variante inglese, giunta nel nostro cantone, è estremamente contagiosa tra i giovani», rilevano Matteo Pronzini, Simona Arigoni, Angelica Lepori, citando quale esempio il collegamento tra un focolaio “inglese” nella casa anziani di Balerna e il focolaio “inglese” alla scuola media di Morbio Inferiore.
Sottolineando la «superficialità» con cui il Municipio di Bellinzona ha finora gestito l’emergenza sanitaria (apertura di un'inchiesta penale sulla casa anziani di Sementina), l'MPS ha quindi deciso di presentare un'interpellanza al Consiglio di Stato in quanto l’organizzazione di questo centro, in questo contesto, appare come «un’ulteriore dimostrazione di una certa leggerezza e d'irresponsabilità, visto che si obbligano decine e decine di anziani a recarsi nel cuore di una scuola elementare».
Al Governo viene chiesto se l'autorità cantonale sia stata informata e coinvolta in questa decisione, se sia consapevole del concreto rischio che corrono decine di anziani entrando in contatto con centinaia di bambini e se non ritenga necessario imporre il trasferimento del centro di vaccinazione in altro luogo.