È la domanda posta da quattro deputati dell'UDC al Consiglio di Stato.
La pianificazione cantonale prevede infatti che medici e infermieri vengano vaccinati solo a partire da maggio.
BELLINZONA - In Ticino la campagna di vaccinazione dell'intera popolazione è stata suddivisa in sette fasi. Dopo aver proceduto con la somministrazione delle dosi ai residenti e ai collaboratori delle case anziani e al personale sanitario impegnato nei reparti Covid-19, attualmente ci troviamo nella fase due (persone over 80 e over 75 della stessa economia domestica).
Il fatto che la vaccinazione al personale sanitario "comune" (quello che non opera in un reparto covid) si trovi al penultimo posto - dovrebbe iniziare solo in maggio - ha però lasciato perplessi i deputati Tiziano Galeazzi (primo firmatario), Roberta Soldati, Edo Pellegrini e Paolo Pamini. I quali sottolineano come questi lavorino in ogni caso a diretto contatto con pazienti in malattia o in infortunio.
Hanno quindi deciso d'interpellare il Consiglio di Stato, chiedendo su che basi scientifiche si sia deciso di mettere in sesta fascia il personale medico e infermieristico. Viene poi chiesto se non si reputi opportuno anticipare la vaccinazione a questa categoria più esposta al rischio, in modo da ridurre anche il pericolo di trasmissione ai pazienti e agli utenti delle strutture sanitarie.