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LUGANOL'eco dei "cifolatori" di Piazza Riforma

02.08.21 - 08:45
L'inedita cornice di fischi durante l'allocuzione di Karin Valenzano Rossi non ha mancato di generare reazioni.
Ti-Press (Davide Agosta)
La municipale Karin Valenzano Rossi durante la sua allocuzione.
La municipale Karin Valenzano Rossi durante la sua allocuzione.
L'eco dei "cifolatori" di Piazza Riforma
L'inedita cornice di fischi durante l'allocuzione di Karin Valenzano Rossi non ha mancato di generare reazioni.
Lorenzo Quadri: «Ennesima prova di sé degli autogestiti». Sergio Roic: «La scelta dell'oratrice ha lasciato l'amaro in bocca a molti». Tiziano Galeazzi: «Festa interrotta da una manica di imbecilli».

LUGANO - «Sui fischi è difficile costruire». Parole pronunciate ieri sera in Piazza Riforma dalla Municipale luganese Karin Valenzano Rossi prima di dare il "la" alla sua allocuzione per il Natale della Patria, che con quei fischi ha dovuto "fare a botte" fino alla fine.

Abituati ai tradizionali boati dei fuochi d'artificio, spenti anche quest'anno a causa della pandemia, il rumoroso "cifolare" di domenica sera ha scolpito una cornice del tutto inedita nella storia dei Primi d'agosto sul Ceresio. E le reazioni non si sono fatte attendere. In primis quella del collega di Municipio, Lorenzo Quadri, che ha indirizzato il tiro contro gli autori dei fischi.

«Un manipolo di cifolatori sedicenti autogestiti ha pensato bene di dare l'ennesima grande prova di sé, sabotando il Primo agosto dei luganesi con un profluvio di fischi e di strilli incomprensibili». Quindi la difesa alla municipale. «Il pubblico presente ha reagito agli strilli e ai fischi con applausi e incoraggiamenti all'oratrice, la quale non si è fatta zittire (e ci sarebbe mancato altro) e se l'è cavata molto bene». Su una linea molto simile si è espresso il consigliere comunale dell'UDC Tiziano Galeazzi con un breve post su Facebook: «Discorso a Lugano per la festa di compleanno della Svizzera interrotto da una manica di imbecilli».

Una scelta «che ha lasciato l'amaro in bocca»
Da sinistra invece è stato sottolineato il carattere insolito dell'accaduto. «A ricordo d’uomo non ci sovviene una contestazione come quella verificatasi in questa occasione a Lugano», ha scritto in una nota per conto di AIDA (Associazione Idea Autogestione) Sergio Roic, membro del Partito socialista di Lugano, che ha pure rimarcato come la scelta di affidare l'allocuzione del Primo agosto alla municipale del PLR «fortemente coinvolta nella demolizione di una parte del centro sociale il Molino alcuni mesi fa ha lasciato l’amaro in bocca a parecchia gente, innanzitutto alla Sinistra».

Roic e AIDA non difendono i fischi. «Lungi da me e lungi da AIDA di impedire di parlare a chicchessia, men che meno a una municipale eletta. Tocca al Municipio di Lugano avere (o non avere) la sensibilità in questo ambito». Ma non risparmiano una frecciata alla municipale di sinistra Cristina Zanini Barzaghi «che ha manifestato un appoggio incondizionato alla sua collega municipale "in quanto donna"». Perché, conclude la presa di posizione, «la categoria femminile non è difendibile "a prescindere", come nessun'altra categoria, d'altronde».

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