Stime catastali e tassa di collegamento: il comitato democentrista mira alle urne
GORDOLA - Forte della vittoria alle urne sul cosiddetto "decreto Morisoli", l'Udc sfodera altre due iniziative popolari. I bersagli: la tassa di collegamento e i valori di stima del catasto fondiario.
La mossa è stata avallata ieri sera dal comitato della sezione ticinese del partito, riunitosi ieri a Gordola. L'intento dichiarato, si legge in un comunicato odierno, è quello di «difendere il ceto medio e le piccole e medie imprese da nuove tasse e balzelli» e tutelare il potere d'acquisto dei contribuenti.
La tassa di collegamento, che dovrebbe entrare in vigore nel 2025, non piace ai democentristi in quanto avrebbe «inutile e inefficace per la riduzione del traffico» e colpirebbe più i ticinesi che i frontalieri. Il partito è preoccupato anche per l'aumento dei valori di stima catastali, a cui il Cantone dovrà provvedere su imput federale. Per l'Udc «questa modifica non deve impattare sulle tasche dei proprietari di casa» e per questo l'iniziativa vuole "neutralizzarla" riducendo le aliquote di prelievo.
Il comitato cantonale ha inoltre eletto i due vice presidenti del partito, Roberta Soldati e Pierluigi Pasi.