Si è tenuta sabato a Balerna la Conferenza d'organizzazione
BALERNA - Il Palazzo comunale di Balerna ha ospitato, sabato 15 ottobre, la Conferenza d’organizzazione del Partito Comunista. Una quarantina i partecipanti all'assise, presieduta dal vice-segretario politico Alessandro Lucchini, che ha anzitutto approvato la risoluzione dal titolo ‘‘Il Partito Comunista riconosce nella neutralità il pilastro su cui costruire una Svizzera non allineata, sovrana e inserita nel multipolarismo’’, presentata dal Segretario politico Massimiliano Arif Ay e da Levi Morosi.
La neutralità - Il documento ha evidenziato la necessità di un rilancio della neutralità nell’ottica di salvaguardare l’indipendenza politica della Confederazione «alla luce del crescente conflitto tra l’imperialismo atlantico e il multipolarismo», ma nello stesso tempo la necessità di valorizzare il ruolo della neutralità rossocrociata nella promozione del dialogo tra le nazioni e di sviluppare un sistema multilaterale di cooperazione win-win. «In modo particolare, è stata ribadita la priorità di rinunciare ad aderire ad alleanze militari (come la NATO), di prendere parte a conflitti tra Stati terzi, di rinunciare a imporre sanzioni a paesi belligeranti e di scongiurare pericolosi vincoli tecnologici-formativi in ambito militare». In quest’ottica, il Partito Comunista si è detto quindi pronto a costruire la più ampia intesa popolare a favore della neutralità.
Cantonali, lista comune con il POP - In seguito è stata approvata anche la risoluzione ‘‘Verso le elezioni cantonali 2023’’, presentata dal compagno Edoardo Cappelletti. «Da tempo il Partito Comunista aveva ormai maturato la convinzione e la responsabilità di ricompattare i comunisti oggi diversamente collocati, a partire da un’intensificazione del dialogo anche in una prospettiva elettorale con il Partito Operaio e Popolare (POP)». Anche considerando «la chiusura aprioristica palesata da altri attori dell’area progressista come PS e Verdi» È stata quindi accolta la proposta di creare una lista unitaria denominata ‘‘Partito Comunista-Partito Operaio Popolare’’ per il Gran Consiglio e il Consiglio di Stato. «Con ciò s’intende dare luogo a un’alleanza che, nel rispetto delle identità che la compongono ma grazie a un orientamento strategico comune, possa garantire la necessaria chiarezza, coerenza e indipendenza programmatica: un’alleanza che, sapendo unire il dato internazionale a quello locale, rimetta al centro la neutralità, il lavoro e il servizio pubblico».
Aggiornato il "Piano Tabù" - Dopo un’introduzione della deputata Lea Ferrari e una discussione sugli accorgimenti apportati, è stata inoltre approvata la versione aggiornata del ‘‘Piano Tabù’’, programma che ha ispirato l’azione del Partito nell’ultima legislatura e servirà da base anche per il lavoro futuro. Il documento, che già conteneva numerose proposte concrete in ambito economico, sociale, ambientale, democratico, culturale e fiscale, è stato in modo particolare integrato di un capitolo sul tema del carovita e della neutralità.
Durante i lavori è stata altresì espressa piena solidarietà agli edili in sciopero lunedì e si è invitato a firmare la petizione promossa dalla Gioventù Comunista a favore dei trasporti pubblici gratuiti, nonché quella appena lanciata dal Movimento Svizzero per la Pace sulla neutralità.