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BELLINZONAConcorsi Pinacoteca Züst e Archivio di Stato: «La prassi seguita è insolita»

23.12.22 - 16:22
Presentata dal Ps un'interrogazione urgente riguardo ai bandi per le nomine di direttore dei due istituti cantonali
Foto TiPress
Concorsi Pinacoteca Züst e Archivio di Stato: «La prassi seguita è insolita»
Presentata dal Ps un'interrogazione urgente riguardo ai bandi per le nomine di direttore dei due istituti cantonali

BELLINZONA - «Riteniamo urgente e certamente di interesse generale capire perché la prassi seguita per questi concorsi sia così insolita e si discosti in maniera così significativa da quella normalmente seguita nell’Amministrazione cantonale per posti equivalenti a questi». È un passaggio dell'interpellanza urgente presentata da Anna Biscossa a nome del Gruppo socialista in Gran Consiglio. Motivo? I bandi che dovranno portare alla nomina dei direttori della Pinacoteca Giovanni Züst e dell'Archivio di Stato.

Per la compagine socialista le procedure che disciplinano i bandi «non corrispondono alla prassi corrente nell’Amministrazione cantonale per nomine di questa natura».  

Ma quali sarebbero le anomalie? Biscossa e il suo gruppo chiedono ad esempio al Consiglio di Stato se corrisponde al vero che «i concorsi per i posti di direttrice/direttore della Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate e dell’Archivio di Stato del Canton Ticino sono stati aperti rispettivamente con 16 e 14 mesi di anticipo rispetto ai pensionamenti previsti».

Se sì, dicono, «saremmo di fronte a una procedura inusuale nella tempistica messa in campo dall’amministrazione cantonale, una tempistica oltre tutto inopportuna perché toglierebbe alla futura/al futuro consigliere/consigliera di Stato la possibilità di pronunciarsi, come gli/le spetta, sui posti messi a concorso che scadono rispettivamente nel dicembre 2023 e nel febbraio 2024».

L'interpellanza punta il dito anche contro «il declassamento della carica di direttore/direttrice a semplice curatore/curatrice della Pinacoteca quando sappiamo che la promozione era stata voluta in relazione dello sviluppo qualitativo e quantitativo della Pinacoteca in questi ultimi anni».

L'anticipo dei tempi di nomina presso la Pinacoteca Zuest per consentire l’organizzazione di due mostre nel 2024 - scrivono ancora i socialisti - appare a loro dubbia perché «ci risulta che una mostra sia già programmata e che per la seconda la tempistica non ponga problemi particolari».

La prima firmataria Anna Biscossa fa poi riferimento alla presenza di profili internazionali nella platea dei candidati auspicati dalla direttrice Castagnola Rossini: «viene manifestata a chiare lettere la volontà di avere tra i possibili candidati/e alla conduzione della Pinacoteca Züst dei profili internazionali. Questo auspicio ci sembra però contrastare col fatto che il concorso in questione è rimasto aperto per soli venti giorni durante il mese di dicembre (2-22 dicembre 2022). Come si spiega - si legge nell'interpellanza - questo breve lasso di tempo contradditorio con le dichiarazioni fatte sui desiderata?».

Il Gruppo socialista in Gran Consiglio chiede anche lumi sulle commissioni che dovranno valutare le candidature: «sono presenti persone esterne con competenze specifiche elevate nella gestione museale e archivistica, con la necessaria autorevolezza e cognizione di causa per poter assicurare una valutazione scientificamente oggettiva delle candidature?». E scrivono che «ci è giunta notizia che delle commissioni chiamate a esprimere un giudizio oggettivo e super partes sulle candidate e sui candidati concorrenti facciano parte, oltre al/alla divisionaria, anche dei/delle suoi/sue subordinati/e. Corrisponde al vero questa informazione?».

 

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COMMENTI
 

IlBiologo 1 anno fa su tio
Interrogazione certamente pertinente. Bisognerebbe forse anche chiedere di spiegare per quale ragione lo staff di direzione della medesima Divisione prima dell'entrata in servizio dell'attuale direttrice funzionava con 6 persone (incluso il direttore) mentre oggi ne necessita una ventina.
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