Il Direttore del DFE commenta la mancata distribuzione degli utili da parte della BNS: «Lavoreremo a una manovra di riequilibrio».
«Aumentare le tasse? Non è previsto».
BELLINZONA - La notizia era nell’aria da mesi, ma questa mattina è (infine) arrivata l’ufficialità: la Banca nazionale svizzera (BNS) non distribuirà alcun contributo finanziario né alla Confederazione né tanto meno ai Cantoni.
Una mancata distribuzione, dovuta all’abissale perdita registrata dalla Banca nazionale svizzera (132 miliardi di franchi), che andrà quindi a pesare anche sulle casse del Canton Ticino che a preventivo aveva contabilizzato un contributo di 137 milioni. Un contributo che ora ovviamente mancherà nella casella delle entrate, facendo precipitare il disavanzo previsto a oltre 200 milioni. Per fare un punto sulla situazione riguardo alle finanze cantonali ed eventuali contromisure da mettere sul tavolo, abbiamo sentito il Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) Christian Vitta.
La notizia che la Banca nazionale non avrebbe distribuito soldi era nell'aria da diverso tempo, ma oggi si è tramutata (in dura) realtà. Come l'ha presa?
«Abbiamo purtroppo preso atto che lo scenario più negativo si è realizzato. Ovviamente si sperava che qualche cosa ai Cantoni e alla Confederazione potesse essere distribuito, considerate le ingenti riserve a disposizione a questo scopo, ma dopo le comunicazioni della fine dello scorso anno il mancato versamento da parte della BNS non rappresenta una sorpresa».
A preventivo avevate messo 137 milioni di entrate, che ora non ci saranno. Esiste un "piano B" per compensarle già quest'anno? O nel prossimo biennio?
«Il Consiglio di Stato sta lavorando con i vari dipartimenti per contenere il disavanzo d’esercizio già nel 2023, ritenuto che una prima visione sulle previsioni di chiusura per l’anno in corso la si potrà avere in sede di pre-consuntivo dopo il primo trimestre».
Nel 2024 c'è il rischio concreto che si debba tagliare anche in maniera importante. Quali potrebbero essere i settori maggiormente interessati? È pensabile anche un aumento delle imposte?
«Nel corso dell’anno corrente lavoreremo all’elaborazione di una manovra di riequilibrio dei conti cantonali con l’obiettivo di raggiungere il pareggio d’esercizio nel 2025. Questa manovra sarà presentata al più tardi entro il mese di settembre. Un aumento delle imposte non è previsto».