La raccolta firme va a rilento e il PS lancia l'allarme. Situazione «non rosea» anche per l'iniziativa sull'esplosione dei premi.
BELLINZONA - Momenti di tensione per il Partito socialista ticinese. «Siamo molto indietro con le due raccolte firme per contrastare l'esplosione dei premi di cassa malati», avvertono i co-presidenti del PS Laura Riget e Fabrizio Sirica, che attribuiscono il ritardo alle «festività natalizie».
Il referendum lanciato contro l'introduzione di una deduzione fiscale sui premi di cassa malati per ogni figlio a carico approvata dal Gran Consiglio a dicembre «rischia seriamente di fallire», viene sottolineato nella nota odierna. Restano infatti solo tre settimane per consegnare le 7'000 firme necessarie.
Per la sinistra, che propone di investire maggiormente nei sussidi, le deduzioni andrebbero a favorire «soprattutto le fasce di popolazione che ne hanno meno bisogno». «La fiscalità non è uno strumento adeguato per fare socialità», aveva specificato il granconsigliere Ivo Durisch. «Le deduzioni non metteranno in tasca quasi nulla al ceto medio. Non sono né efficaci né efficienti: con le deduzioni i figli non li fai studiare».
Anche per quanto riguarda l'iniziativa popolare "Esplosione premi di cassa malati: ora basta" «la situazione non è rosea», precisa infine la direzione del partito, anche se per la raccolta firme «resta qualche settimana in più».