Il granconsigliere democentrista Tuto Rossi ha depositato un'interpellanza al Consiglio di Stato
BELLINZONA - Secondo una recente anticipazione di Bloomberg l’assorbimento del Credit Suisse da parte di UBS porterà all’eliminazione del 30% del personale delle due banche. Commentando la notizia, il direttore dell’Associazione Bancaria Ticinese Franco Citterio ha aggiunto di aspettarsi un “bagno di sangue”.
Per il granconsigliere UDC Tuto Rossi si tratta «di parole pesantissime» per il Ticino, anche perché nel nostro Cantone «UBS e Credit Suisse hanno quasi tutte le attività a specchio. Ciò significa che centinaia (se non 1'000) funzionari di Credit Suisse e dell’UBS verranno licenziati in Ticino, verosimilmente tra settembre e novembre 2023».
Da qui la decisione di inoltrare un'interpellanza al Consiglio di Stato, che «per evitare questo “bagno di sangue” deve entrare immediatamente in contatto con il Presidente di UBS Sergio Ermotti, per ricevere piena informazione sui piani di razionalizzazione e per farsi parte proattiva nella proposta di soluzioni bancarie alternative che possano preservare gli attuali posti di lavoro anche in futuro».
I tagli, conclude Rossi, «non devono essere per forza l'unica soluzione».
Le domande poste al Consiglio di Stato:
Il Consiglio di Stato e per esso il Direttore del DFE ha già preso contatto con il Presidente UBS Sergio Ermotti riguardo al futuro dei funzionari del Credit Suisse e dell’UBS minacciati di licenziamento a seguito dell’assorbimento della prima banca da parte della seconda?
In caso contrario, cosa aspetta il Consiglio di Stato e per esso il Direttore del DFE a entrare in negoziato con il Presidente UBS Sergio Ermotti allo scopo di evitare che la fusione delle due banche si trasformi, anche in Ticino, in “uno spargimento di sangue” come ipotizzato dal Direttore ABT Franco Citterio?
È in corso il calcolo dei costi sociali e sono valutate le sofferenze umane in caso di massicci licenziamenti di impiegati e dirigenti ticinesi di Crédit Suisse e UBS?
Il DFE sta studiando le alternative da proporre in maniera proattiva al Presidente UBS Sergio Ermotti per evitare i licenziamenti degli impiegati del Credit Suisse (e dell’UBS) in Ticino?