La lettera aperta al Ministro degli esteri: «Le accuse sono pesanti e andranno accertate, ma non possiamo bloccare aiuti vitali»
BELLINZONA/BERNA - Una lettera aperta per ripristinare i finanziamenti a favore dell’UNRWA (Agenzia ONU per i rifugiati palestinesi) ed evitare così «la morte per fame e malattie a due milioni di rifugiati». A firmarla sono i verdi del Ticino. Mittenti: il Ministro degli esteri Ignazio Cassis e il Consiglio Federale.
«Il mancato pagamento previsto da parte della Confederazione a favore dell’UNRWA (Agenzia ONU per i rifugiati palestinesi), ha ripercussioni drammatiche sulla sopravvivenza della popolazione palestinese già stremata da oltre quattro mesi di guerra», si legge nello scritto. «Questo pagamento - sottolineano i Verdi - contribuisce a evitare la morte per fame e malattie a due milioni di rifugiati ammassati a Gaza e altri quattro milioni in altri campi profughi sparsi nei territori occupati e in altri paesi del Medioriente».
Secondo i Verdi ticinesi, le accuse contro i dodici impiegati di UNRWA, «su un totale di 30'000 dipendenti», sono pesanti e devono essere accertate da una commissione d’inchiesta e giudicate da un tribunale indipendente, «ma questo non può essere preso come pretesto per interrompere gli aiuti ai rifugiati, vista l’urgenza vitale».
«In linea con la forte tradizione umanitaria del nostro paese, riteniamo urgente assicurare la prosecuzione dell’importantissimo lavoro svolto dall’UNRWA a favore dei rifugiati palestinesi, anche con lo scopo di non diventare complici di un massacro annunciato. Ora è prioritario aiutare il popolo palestinese il prima possibile. Per questo esortiamo lei, onorevole Ministro degli esteri CF Ignazio Cassis, ed esortiamo il Consiglio Federale a sbloccare e corrispondere con urgenza il finanziamento dell’UNRWA già previsto dalla Confederazione per l’anno 2024», conclude la lettera.