In Piazza Grande verrà presentata l’anteprima mondiale di "Bullet Train". Obiettivo del Pardo: «Conquistare i giovani»
BERNA - È stato presentato questa mattina a Berna, e lo sarà nel pomeriggio anche a Bellinzona, il programma della 75esima edizione del Locarno Film Festival, che si svolgerà dal 3 al 13 agosto.
Il presidente del Festival, Marco Solari, ha ricordato le «donne e gli uomini che durante più di sette decenni e nelle varie loro funzioni hanno vinto molte battaglie» e hanno reso la kermesse famosa in Svizzera e nel mondo. Ricordando come il Covid-19 ne abbia «messo addirittura a repentaglio la natura di evento dal vivo», Solari ha rivolto il suo sguardo al futuro, ovvero «conquistare i giovani, i giovanissimi che hanno un rapporto completamente diverso con l’immagine». E come lo si fa? Aiutandoli a riconoscere il bello, il giusto, il profondo, a tenere testa alla prepotenza e alla prevaricazione e a credere in quei valori che sono, o che dovrebbero essere, alla base di ogni umana convivenza. Un pezzo di strada è stato compiuto, continuiamo il cammino, insieme».
Parla di «anno uno» e «di un altro inizio» Giona A. Nazzaro, il direttore artistico del Festival. Il compito della rassegna? «Continuare a tenere saldamente al centro del proprio lavoro il cinema in tutte le sue forme. Il cinema è il cuore del nostro fare e del nostro esserci, mentre tutto cambia. E anche il nostro “essere festival” dovrà cambiare per imparare ad accogliere il cinema di domani». Anche Raphaël Brunschwig, Managing Director del Locarno Film Festival, mette l'accento nel «rinnovarsi nella continuità» e di come l'evento si stia trasformando «in un sole attorno al quale gravitano numerose altre iniziative – per dare forma a un universo sempre più vitale, ricco e accessibile a tutti».
Le giurie - Nel corso dell'evento odierno sono state svelate le varie giurie. A partire da quella del Concorso internazionale, che sarà presieduta dal produttore e consulente svizzero Michel Merkt e che vede la presenza della regista italiana Laura Samani, del produttore statunitense William Horberg, della cineasta britannica Prano Bailey-Bond e del regista francese Alain Guiraudie.
Prima del Festival - Come di consueto, il Festival sarà anticipato da un paio di proiezioni di grande interesse come "Interdit Aux Chiens Et Aux Italiens", film del 2022 diretto da Alain Ughetto e che sarà proiettato in Piazza Grande il 2 agosto con il sostegno della Mobiliare. Il giorno successivo al Palexpo (Fevi) si potrà ammirare un capolavoro del cinema: "Broken Blossoms" di David W. Griffith. Al film muto del 1919 sarà garantito l’accompagnamento musicale live dell’Orchestra della Svizzera italiana.
Piazza Grande - Ovviamente Piazza Grande sarà il cuore pulsante del Locarno Film Festival. È già delineato il programma delle proiezioni e delle consegne dei vari riconoscimenti: si parte il 3 agosto con "Bullet Train" di David Leitch, che nel cast vanta due star del calibro di Brad Pitt e Sandra Bullock. La stessa sera sarà consegnato l'Excellence Award Davide Campari. Il 4 agosto sarà la volta di "My Neighbor Adolf" di Leon Prudovsky, che sarà preceduto dalla celebrazione del 75 anni del Festival e dalla consegna del Lifetime Achievement Award alla star statunitense Matt Dillon. Doppia proiezione il 5 agosto: "Where The Crawdad Sing" di Olivia Newman e "Piano Piano" di Nicola Prosatore, dopo la consegna del Leopard Club Award. Due film in Piazza anche il 6 agosto: "Paradise Highway" di Anna Gutto e "Medusa Deluxe" di Thomas Hardiman. È il giorno del Premio Raimondo Rezzonico a Jason Blum.
Il 7 agosto il maxischermo mostrerà "Delta" di Michele Vannucci, mentre il giorno successivo toccherà a "Last Dance" di Delphine Lehericey e "Printed Rainbow" di Gitanjali Rao, al quale sarà consegnato il Locarno Kids Award la Mobiliare. Il 9 agosto è la serata della presentazione di Open Doors e di "Une Femme De Notre Temps" di jean Paul Civeyrac, mentre il 10 agosto verrà proiettato il film svizzero "Semret", diretto da Caterina Mona, ma anche "Home Of The Brave" della leggendaria Laurie Anderson, alla quale sarà consegnato il Vision Award Ticinomoda.
L'11 agosto il grande regista greco Costa-Gavras riceverà il Pardo alla carriera Ascona-Locarno e sarà mostrato il suo "Compartiment Tueurs" del 1965. Sempre la stessa sera è in programma "Annie Colère" di Blandine Lenoir. Il 12 agosto Kelly Reichardt riceverà il Pardo d'onore Manor e saranno proiettati "Vous N'Aurez Pas Ma Haine" di Kilian Riedhof e "Imitation of Life" di Douglas Sirk, al quale è dedicata la Retrospettiva di quest'anno. Gran finale il 13 agosto con "Alles über Martin Suter. Ausser die Wahrheit" di André Schäfer e la cerimonia di chiusura.
Concorso internazionale - Film da tutto il mondo si contenderanno il prestigioso Pardo d'oro. Segnaliamo tra questi "De Noche Los Gatos Son Pardos" del regista svizzero Valentin Merz; "Il Pataffio" dell'italiano Francesco Lagi con attori del calibro di Alessandro Gassmann, Valerio Mastandrea e Giorgio Tirabassi; "Skazka (Fairytale)" del grande regista russo Aleksandr Sokurov.
Gli altri concorsi e rassegne - C'è poi il Concorso Cineasti del presente e i Pardi di domani, che quest’anno include anche i dodici cortometraggi realizzati nell’ambito della Spring Academy, sotto la guida d’eccezione del regista Michelangelo Frammartino. "Let's Make Something!" era la consegna dei 12 cortometraggi - compreso quello del ticinese Ben Donateo - realizzati dai filmmaker nei pochi giorni di laboratorio primaverile durante "L'immagine e la parola". Senza dimenticare il Fuori concorso, « una zona libera dove il cinema diventa luogo di scoperta continua, senza preclusione alcuna». Open Doors si sofferma quest'anno su film e corti dell'America centro-meridionale, mentre Locarno Kids Screenings presenterà una selezione dedicata agli spettatori più piccoli.
Histoire(s) du cinéma - Gli omaggi ai grandi del passato sono contestualizzati in Histoire(s) du cinéma, che si muoverà trasversalmente durante i 10 giorni di Festival e prima (come nel caso di "Broken Blossoms". Ne fanno parte i film che omaggiano i premiati: "Meek's Cutoff" e "Night Moves" per Kelly Reichardt, "Get Out" e "Split" per Jason Blum, "Heart Of A Dog" e "Home Of The Brave" per Laurie Anderson", "Compartiment Tueurs" e "Un Homme De Trop" per Costa-Gavras", "City of Ghosts" e "Drugstore Cowboy" per Matt Dillon). Ma ci saranno anche capolavori restaurati del cinema svizzero come "Die Letzen Heimposamenter" di Yves Yersin ed Eduard Winiger e "The Writter Face" di Daniel Schmid, senza dimenticare altri film che appartengono alla storia della Settima arte.
Douglas Sirk - La Retrospettiva, come già accennato, quest’anno è dedicata all’opera cinematografica di Douglas Sirk. Un autore riscoperto e amato dalla Nouvelle Vague e da registi come Rainer W. Fassbinder e Bernardo Bertolucci. Celebre per i melodrammi realizzati a Hollywood per la Universal, Sirk ha attraversato tutta la storia del Novecento, saldando la sensibilità europea, maturata nell’alveo del teatro tedesco di inizio secolo, il cinema espressionista e non solo e il sistema statunitense degli Studios, con i suoi linguaggi e le sue logiche produttive. La Retrospettiva dedicata a Douglas Sirk è curata da Bernard Eisenschitz e Roberto Turigliatto, in collaborazione con la Cinémathèque française e la Cinémathèque suisse.
Il cinema svizzero - È nutrita la pattuglia di cineasti e film svizzeri a Locarno: ne fanno parte "Olga" di Elie Greppe, scelto per partecipare agli ultimi Oscar, ma anche un film ticinese come "Hugo in Argentina" di Stefano Knuchel. Ci saranno poi le giovani leve, quelle che si formano nelle scuole come il CISA di Locarno e l'Università della Svizzera italiana.
I progetti speciali - Locarno 75 potrà vantare molti progetti speciali: due pubblicazioni cartacee, una serie di crypto-francobolli in collaborazione con la Posta, il già annunciato Pardo Verde WWF, uno sguardo dietro le quinte e un viaggio nel Festival con la realtà virtuale.