Tra i bersagli di Sacha Baron Cohen ci sono Donald Trump, Rudy Giuliani ma non solo
LOS ANGELES - Il sequel di "Borat" è sempre più vicino.
Il comico britannico Sacha Baron Cohen ha sottoposto a una platea il film, che arriva a 14 anni di distanza dalla commedia campione d'incassi e che guadagnò anche una nomination agli Oscar. Per ora le informazioni sono scarse: il titolo dovrebbe essere chilometrico come il precedente, anzi di più. "Borat: Gift of Pornographic Monkey to Vice Premiere Mikhael Pence to Make Benefit Recently Diminished Nation of Kazakhstan" è quello sottoposto all'associazione degli sceneggiatori statunitensi.
Come nel primo capitolo, Borat prenderà in giro personaggi, usi e tradizioni degli Stati Uniti. Tra i suoi bersagli ci sarà sicuramente l'ex sindaco di New York Rudy Giuliani, come avevamo riferito nei mesi scorsi. Sembra che nel mirino siano finiti anche l'estrema destra a stelle e strisce, il presidente Trump e il suo vice Pence (che compare tra l'altro già nel titolo).