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COMUNALI 2024Ma quale Cenerentola: Locarno è il vero centro

05.04.24 - 13:05
Yvonne Ballestra Cotti Candidata per il Centro al Municipio di Locarno
Yvonne Ballestra Cotti
Fonte Yvonne Ballestra Cotti
Ma quale Cenerentola: Locarno è il vero centro
Yvonne Ballestra Cotti Candidata per il Centro al Municipio di Locarno

LOCARNO - La politica è fatta di proposte, dialogo e progetti – ma spesso a contare ancora più di proposte, dialogo e progetti è un’altra cosa: l’attitudine. Questa considerazione mi è tornata in mente diverse volte a proposito di Locarno, durante queste settimane di campagna per le elezioni comunali.
In non pochi discorsi, sento infatti prevalere una visione della nostra Città che pensavo fossimo riusciti a consegnare agli archivi. Mi riferisco all’idea per cui Locarno (e il Locarnese) sarebbero una regione irrimediabilmente in ritardo, a causa della geografia e di fattori più umani – come la cosiddetta «frammentazione istituzionale», che in parole più semplici significa la poca volontà di promuovere le aggregazioni fra Comuni.

Questa attitudine negativa, a mio modo di vedere, rivela il perdurare di una «Sindrome di Cenerentola» che forse poteva avere una propria logica nel Novecento, ma che per la Locarno di questo secolo non ha più senso. Se infatti da un lato è vero che il nostro sviluppo è stato più lento di quello vissuto da altre aree urbane del Canton Ticino, è altrettanto vero che la nostra è una regione che progetta e investe, collaborando bene quando serve – come dimostrano il Centro balneare e il Palacinema, solo per citarne due. Inoltre, la relativa distanza dall’asse di transito nord-sud ha protetti dagli sconquassi ambientali e sociali che – specialmente nel Sottoceneri – ormai non possono più essere ignorati da nessuno.

Come luganese di nascita, io ho vissuto in prima persona la trasformazione della mia Città di origine, e posso dire che la grande crescita economica e demografica ha portato con sé anche una certa perdita di identità – per non parlare dei problemi di traffico, qualità paesaggistica e costo degli alloggi. Questo genere di effetti collaterali, nel Locarnese, sono sconosciuti. Oggi come ieri, siamo una regione a dimensione di essere umano – un luogo ideale per vivere a tutte le età, e specialmente per chi desidera crearsi una famiglia. Questo è un vantaggio competitivo sul quale è facile sorvolare, quando cediamo al nostro antico «cenerentolismo».

E c’è di più. Non ce ne siamo ancora del tutto resi conto, visti il poco tempo trascorso e la pandemia, ma l’apertura della galleria di base del Ceneri cambierà tutto per il Locarnese. Ora siamo a soli 25 minuti di treno da Bellinzona e, ciò che più conta, a 33 minuti da Lugano. In meno di 90 minuti (senza cambio!) possiamo spostarci da Muralto a Milano Centrale, e anche il viaggio di giornata a Zurigo non è più un’impresa ingrata.

Questa nuova centralità, che AlpTransit regala al Locarnese, è destinata a trasformare il nostro (presunto) ritardo in un vantaggio di inestimabile valore. Il fatto di non avere già orientato il nostro sviluppo verso altri obiettivi ci permetterà, nei prossimi anni, di disegnare una Città su misura per il nuovo contesto della mobilità in Ticino – e di diventare, ancora di più, una regione che offre alla sua popolazione una qualità di vita stellare. Non ci resta che accorgerci di questa fortuna, e portare nel nuovo Municipio l’attitudine giusta per farla fruttare.

Yvonne Ballestra Cotti

Candidata per il Centro al Municipio di Locarno

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