Il trio avrebbe «confezionato verità di comodo» sull'attentato a Borsellino e costretto un falso pentito a fare nomi e cognomi d'innocenti
PALERMO - La Procura di Caltanissetta ha chiesto il rinvio a giudizio di tre poliziotti per il depistaggio delle indagini sulla strage di via D'Amelio. L'udienza preliminare non è stata ancora fissata. Per tutti l'accusa è di calunnia in concorso.
I tre avrebbero confezionato una verità di comodo sulla fase preparatoria dell'attentato e costretto un falso pentito a fare nomi e cognomi di persone innocenti.
Un piano con un regista ormai morto: l'ex capo della task force investigativa. Il depistaggio, scoperto dalla procura di Caltanissetta che ha ricostruito la fase preparatoria dell'attentato a Borsellino, è costato la condanna all'ergastolo a sette innocenti scagionati, una volta smascherate le menzogne, dal processo di revisione che si è celebrato a Catania.