I risultati di una ricerca suggeriscono una correlazione negativa tra condizioni meteo e diffusione
PECHINO - L’arrivo della stagione calda potrebbe frenare l’avanzata del coronavirus come accade per l’influenza? In molti se lo sono chiesto e alcuni studi effettuati in Cina sembrano aver rilevato una possibile correlazione tra la diffusione dell’agente patogeno e l’aumento delle temperature.
Secondo un gruppo formato da ricercatori della Beihang University e della Tsinghua University, le temperature alte e i tassi elevati di umidità potrebbero ridurre la trasmissione dell’infezione Covid-19. Nello studio pubblicato lo scorso 9 marzo - intitolato “High Temperature and High Humidity Reduce the Transmission of Covid-19” - emerge una correlazione negativa, indicando di conseguenza che l’aria più fredda e secca contribuirebbe all’espansione del contagio.
I risultati della ricerca si basano su un campione di 100 città cinesi nelle quali sono stati rilevati almeno 40 casi accertati tra il 21 e il 23 gennaio, ovvero i primi giorni in cui gli ospedali cinesi hanno iniziato a registrare i casi positivi di Covid-19 e prima che il governo imponesse le proprie misure di restrizione sul territorio nazionale. Inoltre, al di fuori della Cina la diffusione dell’epidemia è inizialmente risultata più marcata in «nazioni con temperature e livelli di umidità relativamente bassi» indica lo studio, citando quali esempi la Corea del Sud, il Giappone e l’Iran, mentre regioni più umide (Singapore, Malesia e Thailandia) hanno registrato un minor numero di casi.
Questa tendenza rilevata sembra trovare conferma anche nelle osservazioni effettuate all’interno dei confini cinesi. Nel periodo in esame, le città situate nella Cina settentrionale - più fredde e secche - mostrano un tasso di propagazione giornaliero più elevato rispetto a quelle situate sulla costa nel sudest del Paese.
Impugnando questi risultati, i ricercatori hanno effettuato una possibile proiezione della situazione nel mese di luglio, indicando che i contagi dovrebbero ridursi su gran parte dell’emisfero boreale.