Anche il sindaco di New York è intervenuto: «I test non sono per i ricchi, ma per i malati»
NEW YORK - Politici, attori, star dello sport e influencer hanno potuto effettuare il test per il coronavirus negli Usa molto rapidamente rispetto a tanti altri cittadini americani, facendo scoppiare le polemiche sul fatto che abbiano un accesso decisamente più facilitato agli esami.
«Alcune di queste persone dicono di sentirsi male e che hanno buone ragioni per avere il test, altri sostengono come coloro che sono stati contagiati e si sono messi in isolamento abbiano dato un buon esempio al pubblico», scrive il New York Times.
Il fatto che alcune celebrità abbiano ottenuto il test anche senza mostrare sintomi o avere avuto contatti con un contagiato, come richiesto da alcune linee guida, ha scatenato tuttavia un dibattito e accuse per l'élite di ricevere un trattamento preferenziale.
A New York, ad esempio, il sindaco Bill de Blasio in un post su Twitter ha rimproverato i Brooklyn Nets che sono riusciti a avere test per l'intero team. Quattro sono risultati positivi, con uno che aveva sintomi. «Auguriamo loro una pronta guarigione - ha scritto de Blasio - Ma un'intera squadra non dovrebbe sottoporsi al test per il Covid-19 mentre ci sono pazienti in condizioni critiche in attesa. I test non dovrebbero essere per i ricchi, ma per i malati».